Assenze da scuola, il Miur indica i casi in cui sono giustificate

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Una circolare del Ministero dell’Istruzione dell’Università e della Ricerca stabilisce quando le assenze da scuola sono giustificate. Il numero limite di presenze in classe, infatti, può essere condizionato da impegni sportivi, da iniziative di solidarietà, da impegni sociali e da altre cause. Previsto, ad esempio, anche il caso in cui uno studente faccia visita ad un genitore in carcere.

Assenze da scuola, i casi in cui è possibile saltare le lezioni

Quali sono quindi le deroghe consentite al limite massimo di assenze da scuola?

A condizione che non condizionino la valutazione degli studenti ecco le principali:

  • Attività sportive agonistiche
  • Terapie mediche
  • Donazione del sangue
  • Visita a un genitore in carcere

In particolare, il Miur indica queste casistiche più generali, ma poi lascia all’arbitrio dei singoli istituti decidere se uno studente può essere ritenuto giustificato a saltare delle lezioni per una determinata causa.

La frequenza minima obbligatoria

Con frequenza minima obbligatoria si intende il limite minimo di ore in cui uno studente deve essere presente in classe nell’arco di un anno scolastico.

Le scuole fissano la soglia in base al proprio ordinamento interno e più nei dettagli indicano il totale delle ore obbligatorio e necessario per poter effettuare il calcolo dei tre quarti di presenza scolastica richiesti.

Per sommi capi, nelle scuole medie il monte ore è di 990 ore per istituti aperti in orario mattutino e di 1.188 ore per istituti con il tempo pieno. Nella scuola secondaria di secondo grado il limite cambia a seconda degli indirizzi. Al liceo classico è di 891 ore nel biennio e di 1023 ore nel triennio. Al liceo scientifico è di 891 ore nel biennio e di 990 ore nel triennio.

In definitiva, per procedere alla valutazione di uno studente in sede di scrutinio finale è necessario che l’alunno sia stato presente in classe almeno per tre quarti, ovvero il 75% del monte ore annuale.

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Vincenzo Schirripa

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