Dalla mattina di lunedì 18 maggio rientro a scuola a Bolzano per le scuole in lingua ladina e tedesca. In Alto Adige hanno fatto ritorno in classe circa 2000 alunni di scuole dell’infanzia ed elementari. I bambini che studiano in lingua italiana, invece, rimangono ancora a casa dal momento che i dirigenti scolastici hanno negato le aperture compatibilmente con quanto disposto a livello nazionale. La settimana scorsa, invece, era stata disposta la riapertura di scuole in Piemonte nelle località di Borgosesia, Quarona e Varallo. Questi nuovi ingressi nelle aule servono soprattutto a venire incontro ai bisogni dei genitori che da ieri sono dovuti tornare al lavoro.
Ritorno a scuola a Bolzano per chi studia in ladino e in tedesco
Sono circa duemila gli studenti di infanzia e primaria che dalla giornata di lunedì 18 maggio hanno fatto rientro a scuola a Bolzano.
Con il conforto dei dati di un’emergenza sanitaria che sembra finalmente in fase discendente, i plessi scolastici bolzanesi in lingua ladina e tedesca sono stati riaperti anche per venire incontro alle necessità dei genitori che sono dovuti tornare al lavoro per le riaperture concesse in questa data.
In questa fase di ritorno tra i banchi le lezioni non verranno svolte in modo tradizionale perché non verrà fatto uso di libri, testi, quaderni e non verranno svolti compiti e verifiche di sorta. L’entrata è a gruppi (4 allievi all’infanzia e 6 alla primaria), la permanenza a scuola è prevista dalle ore 08:30 alle 12:30 e per ragioni igienico-sanitarie non vengono fatti né il pranzo e né la merenda.
Sull’iniziativa si è espressa anche l’assessore provinciale alla famiglia Waltraud Deeg: “Era importante rendere nuovamente possibile l’attività di assistenza per sostenere i genitori; la riapertura graduale dell’offerta assistenziale, infatti, costituisce un importante sostegno e contribuisce ad alleggerire le famiglie nell’organizzazione quotidiana”.