Ultimo giorno di scuola insieme all’aperto: per il CTS si può fare

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Riguardo all’eventualità di trascorrere l’ultimo giorno di scuola insieme all’aperto il Comitato Tecnico Scientifico ha ammorbidito la sua posizione sostenendo che potrebbe essere una soluzione da considerare. Nei giorni scorsi, infatti, gli esperti del CTS avevano respinto l’idea di un rientro in classe per l’ultima campanella, ma per un ultimo ritrovo open air si mostrano più possibilisti. La proposta di un saluto dal vivo dopo 3 mesi di didattica a distanza era stata lanciata dal viceministro dell’Istruzione Anna Ascani. Chiaramente un’eventuale riunione tra studenti e professori dovrebbe avvenire nel pieno rispetto del distanziamento sociale e delle altre indicazioni ormai note.

Un ultimo saluto dal vivo per chiudere un anno terribile

La viceministra Ascani sostiene che quella del saluto finale è una piccola cosa, ma magari può servire agli studenti e ai professori per concludere con più serenità un anno che non scorderanno mai.

Un ultimo saluto dal vivo potrebbe essere particolarmente importante per gli studenti delle ultime classi che il prossimo anno cambieranno scuola e che quindi da settembre non potranno più stare in classe con gli stessi compagni.

La Ascani poi aggiunge che comunque l’obiettivo più importante è quello di rientrare a scuola a settembre nelle migliori condizioni possibili. Per Antonello Giannelli, presidente dell’Associazione nazionale dei presidi, però, è impossibile riaprire in sicurezza senza risorse certe e libertà di gestione.

Tra le preoccupazioni maggiori ci sono le questioni di edilizia scolastica e la responsabilità penale in caso di incidenti e infortuni. Al fine di evitare o limitare qualunque problematica è quindi necessario approntare un protocollo di sicurezza valido per tutti gli istituti.

Il possibile sciopero della scuola dell’8 giugno

Per l’ultima giornata di questo anno scolastico, le principali sigle sindacali scolastiche stanno pensando alla possibilità di indire uno sciopero.

I sindacati Cgil, Cisl, Uil, Snals e Gilda motivano la possibile mobilitazione dell’8 giugno adducendo che non sussiste “nessuna disponibilità riguardo alla richiesta di un potenziamento degli organici del personale docente e Ata, la cui necessità è resa evidente dai contenuti del testo con il quale il Comitato Tecnico Scientifico indica le misure indispensabili per un riavvio in sicurezza”.

Il Movimento 5 Stelle si dimostra quantomai sorpreso commentando che “uno sciopero di fronte a un impegno così importante e in un contesto così delicato e precario determinato dall’emergenza epidemiologica è una scelta incomprensibile e fuori luogo”.

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Luca Parigi

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