Bonus di 100 Euro per docenti e Ata che hanno lavorato a Marzo 2020

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Con la nota 484 del 9 gennaio 2021 il Ministero dell’Istruzione ha annunciato il Bonus di 100 Euro per docenti e Ata che hanno lavorato a Marzo 2020. Per essere più precisi, l’emolumento in questione spetta a tutti i dipendenti della Scuola che hanno lavorato in presenza nelle prime settimane del primo lockdown. A tale riguardo l’art. 63 del Decreto Cura Italia del 17 marzo prevede che “ai titolari di redditi di lavoro dipendente di cui all’articolo 49, comma 1, del testo unico delle imposte sui redditi approvato con decreto del Presidente della Repubblica 22 dicembre 1986, n. 917, che possiedono un reddito complessivo da lavoro dipendente dell’anno precedente di importo non superiore a 40.000 euro spetta un premio, per il mese di marzo 2020, che non concorre alla formazione del reddito, pari a 100 euro da rapportare al numero di giorni di lavoro svolti nella propria sede di lavoro nel predetto mese”.

Bonus di 100 Euro da rimodulare sui giorni in presenza a Marzo 2020

Il Bonus di 100 Euro per docenti e Ata che hanno lavorato in presenza a Marzo 2020 è da rimodulare sugli effettivi giorni di lavoro a scuola.

Il premio spetta quindi a insegnanti, collaboratori scolastici, presidi e altri attori del sistema scolastico che hanno proseguito a lavorare nella sede fisica dell’istituto nel terzo mese dello scorso anno.

In conseguenza di quanto appena detto il bonus spetta a:

  • Insegnanti hanno lavorato in sede fino alla data del 4 marzo
  • Dirigenti scolastici che a marzo 2020 si sono recati a scuola
  • Personale ATA che a marzo 2’2′ si è recato a scuola per svolgere attività indifferibili

L’importo spettante per ogni dipendente viene desunto dal rapporto tra giorni di presenza e quelli lavorabili, che sono 22 in caso di settimana lavorativa di 5 giorni (lun-ven) e 26 in caso di settimana lavorativa di 6 giorni (lun-sab).

L‘intero bonus di 100 Euro spetterà quindi a insegnanti, presidi e lavoratori del comparto amministrativo, tecnico e ausiliario che nel mese di marzo 2020 si sono recati a scuola per 22 o 26 giorni.

Per quanto riguarda il versamento in busta paga ancora il Ministero non ha stabilito delle tempistiche precise.

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Vincenzo Schirripa

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