Un recente articolo del quotidiano “La Stampa” mette in rilievo il fatto che il 25% dei supplenti Covid non ha ancora ricevuto uno stipendio. Detta in altri termini, forse un po’ più immaginifici, da ottobre a ora un insegnante su quattro ha lavorato praticamente nelle vesti di “volontario didattico”. Il fatto è che con l’inizio della Scuola lo Stato aveva deciso di assumere 70.000 precari per fronteggiare le necessità emerse con la pandemia, ma a tutt’oggi molti di questi lavoratori sono ancora in attesa di una paga.
Attesa per oggi, 18 gennaio, l’emissione per gli arretrati
A spiegare come mai il 25% dei Supplenti Covid non ha mai ricevuto uno stipendio è Anna Maria Santoro del sindacato Cgil: “I ministeri dell’Economia e dell’Istruzione hanno calcolato in maniera errata i costi per le retribuzioni”.
L’errore di calcolo era emerso già a novembre, ma poi la solita burocrazia all’italiana ha contribuito a creare un’ulteriore situazione di stallo. Praticamente quando c’è una detrazione o manca qualche spicciolo il sistema si arresta e l’emolumento non viene messo in pagamento.
Ricapitolando, la situazione degli stipendi dei supplenti Covid a oggi, lunedì 18 gennaio è la seguente: tutti e 70.000 i precari Covid sono ancora in attesa dello stipendio di dicembre 2020, almeno il 50% di essi sta attendendo quello di novembre, mentre il 25% dei supplenti Covid non ha ancora ricevuto nemmeno…un caffè.
Sempre oggi, comunque, è attesa un’emissione speciale su NoiPA che si spera possa mettere un punto a questa situazione ingiusta e farsesca. A tale riguardo, l’emissione in questione interesserà anche gl insegnanti assunti con incarichi di supplenza breve e saltuaria.