In seguito alla crisi di Governo Lucia Azzolina resterà al Ministero dell’Istruzione? La possibilità che l’ex sottosegretario possa mantenere la carica dipende soprattutto da Matteo Renzi. Se in fase di consultazione il politico fiorentino dovesse dare il suo avallo a un terzo Governo Conte allora la ministra siciliana potrebbe lasciare Viale Trastevere. Tra le condizioni renziane infatti figurano il Mes, la Tav, la legge sulla prescrizione, il Ponte tra Sicilia e Calabria e il ricambio ai ministeri della Giustizia e dell’Istruzione. Magari il Movimento 5 Stelle potrebbe cercare di aprire alle altre condizioni, ma in linea generale con la nascita di una nuova intesa con Renzi pare difficile che la Azzolina possa restare al timone del dicastero scolastico.
I possibili sostituti della Azzolina
Per un eventuale ricambio al Ministero dell’Istruzione i nomi dei possibili sostituti restano quelli che sono usciti nelle ultime settimane.
Qualora la Azzolina dovesse uscire da Viale Trastevere il nome più accreditato pare essere quello della viceministra Anna Ascani. Già a gennaio, quando c’era stata la divisione del Miur in Ministero dell’Istruzione e Ministero dell’Università e della Ricerca, la Azzolina da viceministra prese il posto del dimissionario ministro Fioramonti.
Un altro nome papabile per disquisire e decidere in tema di istruzione nazionale potrebbe essere quello di Maria Elena Boschi. La candidatura della politica aretina potrebbe ricevere un’ulteriore spinta qualora Italia Viva dovesse entrare a far parte del nuovo esecutivo.
Oltre ai nomi appena fatti, non è neanche da escludere che il Ministero dell’Istruzione possa essere affidato a un tecnico proveniente dall’ambito scolastico. In questo difficile momento di emergenza epidemiologica, infatti, non sarebbe affatto un’idea peregrina quella di affidare questo importante dicastero a una persona che conosce molto bene l’universo Scuola.