Ministro Bianchi: “A settembre tutti i docenti in cattedra e a scuola in sicurezza”

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Intervenuto al programma “Tutti in classe” su Rai Radio 1, il ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi ha cercato di offrire delle buone prospettive per l’avvio del prossimo anno scolastico. In estrema sintesi il responsabile del dicastero di Viale Trastevere auspica che per il mese di settembre tutti i docenti saranno in cattedra e che sarà possibile andare a scuola in sicurezza. L’obiettivo è quello di tornare a uno stato di normalità il prima possibile visto che gli ultimi due anni scolastici sono stati molto travagliati e c’è stato un serio deficit di lezioni in presenza.

Il Ministro Bianchi sull’inizio del prossimo anno scolastico

Alla trasmissione radiofonica alla quale è intervenuto ieri, lunedì 24 maggio, il ministro Bianchi ha fatto degli interventi confortanti. “L’obiettivo principale – ha detto – “è quello di riportare a settembre tutti gli studenti in aula e in sicurezza“.

“Io vorrei che fosse una nuova normalità, vorrei che partissimo con una forte riflessione su una scuola aperta e inclusiva che non deve lasciare indietro nessuno. Ci stiamo lavorando su con tanti esperti, docenti e dirigenti scolastici. Sicuramente bisogna tornare ad una scuola con una forte capacità di vivere insieme“.

Sull’eventuale copertura delle cattedre per settembre Bianchi ha poi detto: “Ci siamo già portati avanti, abbiamo anticipato di un mese la data i cui si fissano le cattedre di ruolo, non il 31 agosto ma il 31 luglio. In questo modo definiremo il quadro della situazione e riusciremo a intervenire con un mese intero a disposizione per capire dove ci possono essere dei problemi per il completamento degli organici“.

Sulle possibile modalità di reclutamento di 70mila docenti per gli effetti del Decreto sostegni bis, il titolare del dicastero scolastico ha commentato: “in primo luogo concludendo il concorso straordinario avviato l’anno scorso, poi tra coloro che hanno superato i precedenti concorsi, quelli delle graduatorie, poi permetteremo alle persone già abilitate, soprattutto sul sostegno, di accedere ad un percorso annuale di formazione con un esame finale davanti a una commissione esterna”.

“Infine, abbiamo dato il via al famoso concorso ordinario che dovrebbe fornire 45.000 posti per il prossimo triennio. In verità non si tratta di un concorso ma di 130 concorsi paralleli, per le varie materie. Cominciamo dalla matematica e contiamo di farlo in estate così per immettere i docenti a settembre“.

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Vincenzo Schirripa

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