Docenti, autorizzate dal Mef 70mila immissioni in ruolo ma ci sono dei dubbi

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Il Mef ha dato il via libera alla possibilità di procedere a 70mila immissioni in ruolo, ma alcune associazioni sindacali nutrono dei seri dubbi al riguardo. In particolare, Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, specifica che il numero indicato è più potenziale che effettivo e commenta così la decisione: “Le cifre sulle immissioni in ruolo che stanno circolando in queste ore sono del tutto teoriche: lo dimostrano gli andamenti degli ultimi anni, con appena una stabilizzazione su quattro andata in porto rispetto a quelle autorizzate dal ministero dell’Economia. Senza una revisione profonda del decreto Sostegni-bis, se non si darà seguito agli emendamenti proposti da Anief, in linea con il Patto per la Scuola di Palazzo Chigi, per l’istruzione italiana si profila un’altra tornata di reclutamento fallimentare, che porterà all’ennesimo record di posti vacanti e di supplentite”. In altre parole, se venisse confermato il trend illustrato da Pacifico, le prossime immissioni sarebbero circa 18.000.

Il leader di Anief poi prosegue: “Tra i docenti precari ci sono situazioni paradossali, come gli IRC che attendono un concorso straordinario da ben tre lustri, per non parlare di migliaia assunti con riserve e che dopo avere superato l’anno di prova con valutazione positiva sono tornati a fare i supplenti. Poi, certamente, ci sono tutti i precari storici con oltre 24 mesi di servizio, che vanno stabilizzati. Per tutti costoro c’è bisogno ora di attenzione: abbiamo i posti liberi, loro sono titolati, hanno svolto il servizio, manca solo la volontà politica. E a chi dice che ci sono anche non abilitati o specializzati ricordiamo che questo ultimo titolo si può benissimo acquisire nell’anno di prova, sempre con verifica finale. Basta con gli indugi, è ora di passare ai fatti. In caso contrario il danno per le nostre scuole e per i nostri alunni stavolta sarà ingente”.

Un argomento molto attuale è anche quello “dell’abilitazione per i docenti di seconda fascia Gps: l’assenza di percorsi abilitanti per gli insegnanti influisce sulla stabilizzazione futura dei supplenti. Oltre ad essere un arricchimento formativo che risulta essere indispensabile per completare il percorso dell’insegnante prima dell’accesso al ruolo. Eppure sono anni che i docenti chiedono di potersi abilitare”

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Luca Parigi

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