Green Pass obbligatorio a scuola per docenti e Ata. Il certificato verde, invece, non dovrà essere presentato dagli studenti anche se è in corso una discussione riguardante i maggiori di 16 anni. La decisione che coinvolge ogni dipendente della scuola e delle università è stata testualmente presa per “garantire la salute pubblica e mantenere adeguate condizioni di sicurezza nell’erogazione in presenza del servizio essenziale d’istruzione”. Chi non rispetterà le disposizioni fissate sarà considerato assente ingiustificato; in considerazione di ciò, dopo il quinto giorno di assenza il rapporto di lavoro sarà sospeso così come la retribuzione normalmente spettante. Allo stato attuale questa è la bozza del decreto sull’obbligo del Green Pass per la scuola e l’università in discussione al Consiglio dei Ministri.
Nel 2021/22 lezioni in presenza e Dad in casi estremi
Nell’anno scolastico 2021-2022 per “garantire il valore della scuola come comunità e tutelare la sfera sociale e psico-affettiva degli studenti, tutte le lezioni si svolgono in presenza”.
La bozza del nuovo dl Green Pass si apre con le parole sopra indicate. Il documento, composto da 10 articoli, inizia dalla scuola e sancisce anche l’obbligo di mascherina (fatta eccezione per i bambini sotto i 6 anni).
Le Regioni e i Comuni avranno la facoltà di chiudere le scuole e svolgere lezioni in modalità di didattica a distanza solo come deroga pensata per determinate aree o singole istituzioni scolastiche, “esclusivamente in zona rossa o arancione” o per casi straordinaria di focolai o di rischio effettivamente elevato.
Tamponi rapidi a prezzi calmierati
Il protocollo d’intesa predisposto dal Commissario per l’emergenza Francesco Figliulo d’intesa con il ministro della Salute Roberto Speranza e i presidenti di Federfarma, Assofarm e FarmacieUnite prevede tamponi rapidi in farmacia ai seguenti prezzi:
- 8 euro per i ragazzi tra i 12 e i 18 anni
- 15 euro per tutti gli altri italiani
L’ipotesi che i test anti-Covid potessero essere erogati gratuitamente è stata scartata perché avrebbe potuto demotivare i ragazzi dal vaccinarsi.
