Scuole chiuse a gennaio 2022? Sul rientro in classe dopo la Befana sta prendendo forma anche questa ipotesi. Purtroppo la combo tra aumento dei contagi e la diffusione della variante Omicron invita quantomeno a fare una riflessione sull’opportunità di tornare nelle aule appena dopo le vacanze natalizie. All’inizio del nuovo anno, inoltre, la Scuola dovrà fare i conti con il tot di docenti e Ata che saranno venuti meno all’obbligo vaccinale. In questo caso i dirigenti scolastici dovranno capire come sostituirli e tra le soluzioni più logiche ci sono il ricorso a Mad e studenti laureandi.
Didattica a distanza solo in Zona Rossa e in situazioni di emergenza
Riguardo alla possibilità di sospendere le attività didattiche in presenza e di tornare alla Dad va ricordato che ciò può avvenire solo in zone rosse o in scuole nelle quali si stanno registrando delle situazioni particolarmente gravose.
Dopo l’Epifania, se il quadro dei contagi si dovesse avvicinare intorno ai 60.000 positivi, con una mappa nazionale tendente al rosso, allora l’evenienza di svolgere didattica a distanza potrebbe davvero concretizzarsi.
Il consistente aumento dei casi di positività dovuti anche alla variante Omicron ha suggerito al Primo Ministro Mario Draghi a indire, per la data di giovedì 23 dicembre, una cabina di regia e, subito dopo, un CDM per valutare la possibilità di introdurre di nuove misure restrittive finalizzate al contenimento dei contagi.
Intanto alcune amministrazioni comunali hanno già deciso di allargare il ventaglio temporale delle vacanze natalizie. È il caso di Imperia dove il sindaco Claudio Scajola, tramite un’ordinanza, ha deciso di estendere il break scolastico dal 21 dicembre al 9 gennaio 2022.
Nel contesto di tutto questo discorso va infine ricordato quanto ha detto il professor Roberto Burioni la scorsa domenica, ovvero che in questo momento la maggiore incidenza del Covid è nella fascia 0-9 anni.
