Accoglienza degli studenti ucraini nelle scuole italiane: la nota del Ministero

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Riguardo all’accoglienza degli studenti ucraini nelle scuole italiane il Ministero dell’Istruzione ha diffuso un’apposita nota. Il documento specifica i fondi a disposizione per il primo sostegno finalizzato all’integrazione, oltre ad altri aspetti quali il supporto psicologico e quello linguistico. Le disposizioni prendono spunto dal Testo Unico sull’immigrazione (articolo 38 del DL 25 luglio 1998, n. 286) che garantisce il diritto allo studio agli stranieri minori di età che si vengono a trovare sul territorio italiano e prevede per essi l’applicazione delle indicazioni nazionali in materia di accoglienza.

Le indicazioni ministeriali per l’accoglienza degli studenti ucraini

Nella nota diffusa dal Ministero dell’Istruzione in data 7 marzo 2022 si legge che: “I dirigenti scolastici e gli USR terranno conto della particolare condizione di fragilità di ciascuno degli esuli accolti, determinata dallo sradicamento dalle proprie comunità e, in più di un caso, dall’allontanamento da uno o entrambi i genitori.”

Il documento continua: “Si dovrà avere cura, per quanto possibile, di non disperdere la rete di relazioni che uniscono tra loro i profughi o li legano a familiari presso cui trovano accoglienza, favorendo il raccordo con le comunità ucraine stabilmente inserite in Italia, al fine di evitare ogni forma di isolamento e facilitare il percorso di integrazione.”

Importante garantire la coesione e le radici di provenienza: “Per tale ragione sarà pure necessario favorire il più possibile la conservazione di piccoli gruppi di provenienza, in primis nuclei familiari, considerando poi l’appartenenza alla medesima comunità territoriale o geografica.”

Peer Education e Peer Tutoring

Per ottimizzare l’accoglienza degli studenti ucraini nelle scuole italiane il Ministero raccomanda di tenere in conto le esperienze di peer education e peer tutoring.

In particolar modo ciò risulterà utile nelle fasi iniziali di approccio all’ITABASE, come anche all’uso sperimentato di materiali didattico bilingue o nella lingua madre.

Il processo di integrazione scolastica dovrà essere poi perfezionato favorendo anche il coinvolgimento degli studenti e dei loro nuclei familiari in attività extracurricolari quali eventi sociali, sportivi e ricreativi.

La nota completa del Ministero

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Luca Parigi

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