L’ultima novità di rilievo sulla Carta del Docente prevede l’estensione del diritto al bonus anche agli insegnanti di religione annuali. La decisione arriva dopo un ricorso presentato dallo Snadir al Tar del Lazio e al Consiglio di Stato. In particolare, la recente sentenza n.1842/2022 ha riconosciuto il diritto di fruizione della somma di 500 euro ai docenti di religione cattolica a tempo determinato, dal momento che non può sussistere una situazione discriminatoria di trattamento tra personale immesso in ruolo e non di ruolo.
Assegnazione della Carta del Docente agli insegnanti di religione cattolica non di ruolo
Il mantenimento di una situazione di parità di trattamento tra personale di ruolo e a tempo determinato è un principio tutelato, principalmente, da questi 3 articoli della Costituzione:
- Articolo 3, in materia di tutela del diritto di uguaglianza e non discriminazione
- Articolo 35, in materia di tutela della formazione ed elevazione professionale dei lavoratori
- Articolo 97, in materia di imparzialità e buon andamento amministrativo.
In considerazione di ciò, la limitazione creata dal comma 121 della L. 107/2015, che prevedeva per il solo personale di ruolo l’assegnazione della Carta Docente, deve essere sanata da un’interpretazione mirata a rispettare e a soddisfare i predetti dettami costituzionali.
La questione di fondo è che non può esserci una disparità tra docenti di ruolo e non di ruolo, visto che la qualità dell’insegnamento è basata, appunto, sulle pari opportunità di formazione e di accrescimento professionale che possono derivare dall’utilizzo della Carta del Docente.