Allo stato attuale delle cose per il Contratto Scuola sono previsti 50 euro netti di aumento. La finalità del Ministro dell’Istruzione, Patrizio Bianchi, è di stabilire un aumento di 90/100 euro lordi per ciascun docente. Andando nello specifico, considerato un totale di circa 2 miliardi di euro per questa manovra, l’obiettivo è riconoscere al corpo insegnante un aumento del 3,8%, vale a dire 90 euro lordi, ovvero 50-55 euro netti. Stamani, martedì 7 giugno, i rappresentanti ministeriali e le sigle sindacali scolastiche hanno svolto un incontro all’Aran che però non ha sortito novità di rilievo. Il prossimo rendez-vous è nella seconda metà del mese.
L’annosa questione del Contratto Scuola
Un degno adeguamento degli importi stipendiali per il personale scolastico è stato anche uno dei punti su cui ha poggiato lo Sciopero Scuola del 30 maggio.
A tale riguardo va ricordato che nel Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro 2016-2018 erano stati riconosciuti agli insegnanti degli aumenti retributivi medi di circa 96 euro lordi mensili.
Oltre a quanto appena detto va poi rammentato che agli insegnanti verrà assegnata l’una tantum di 200 Euro, prevista dal Decreto Aiuti, e che i loro importi beneficeranno del taglio del cuneo fiscale.
Per quanto le parti in causa possano continuare a dibattere, per il prossimo adeguamento stipendiale è piuttosto difficile che la cifra possa discostarsi da quella fissata in 90/100 euro lordi.
Il fatto è che il costo della vita negli ultimi mesi è aumentato di molti gradi percentuali e tutte le categorie di lavoratori adesso fanno molta fatica a far quadrare i conti.