Le procedure per le immissioni in ruolo docenti 2022/23 prevedono anche il ritorno della Call Veloce. La modalità in questione era stata sospesa l’anno scorso e permette a chi è nelle Graduatorie a Esaurimento di una provincia o nelle graduatorie concorsuali di una regione, di entrare in ruolo in un’altra altra regione. Questo però solo nel caso in cui ci siano ancora dei posti da coprire dopo le immissioni con tutti gli altri meccanismi. Facendo un piccolo excursus storico la “chiamata rapida” nacque quando a capo del Ministero dell’Istruzione c’era Lucia Azzolina e venne regolamentata dal DM n. 25 dell’ 8 giugno 2020.
Immissioni in ruolo docenti 2022-2023: le fonti per le assunzioni
Quali sono le fonti che verranno utilizzate per decretare le immissioni in ruolo 2022/23?
Il 50% delle immissioni in ruolo 2022/23 dovrebbe essere assegnato tramite l’attingimento dalle graduatorie di merito dei concorsi.
Il restante 50%, invece, dovrebbe provenire dal ricorso alle GaE, vale a dire le graduatorie ad esaurimento provinciali.
Usiamo il condizionale perché ormai quando si parla di Scuola le decisioni possono cambiare da un giorno all’altro.
A loro volta, le fonti concorsuali di attingimento sono le seguenti:
- Graduatorie di merito 2016
- Graduatorie di merito 2018
- Fascia aggiuntiva delle GM 2018
- Graduatorie di merito del concorso ordinario 2020
- Graduatorie di merito del concorso straordinario 2020
Per quanto concerne i posti di sostegno, se dovessero rimanere posti residui dalle GaE e dalle GM, allora ci sarà il ricorso alla prima fascia sostegno delle GPS.