Le Prove Invalsi tornano a essere un requisito per partecipare agli esami di Maturità e Terza Media 2023. Dall’anno scorso gli esami di Stato sono tornati a svolgersi nella loro forma classica e questo comporta che per l’ammissione alle prove finali dei cicli superiori di primo e secondo grado gli studenti debbano effettuare la partecipazione ai predetti test. Nel 2020 e nel 2021, invece, gli esami si sono svolti nella modalità del maxiorale, una forma decisamente più snella che non prevedeva nessun scritto ma solo un colloquio multidisciplinare di circa un’ora.
I requisiti per partecipare agli esami di Maturità 2023
A parte la logica ammissione decisa dal collegio dei docenti in sede di scrutinio, i requisiti per partecipare agli esami di Maturità 2023 sono i seguenti:
- Aver sostenuto le prove Invalsi
- Aver frequentato per almeno 3/4 del monte ore annuale personalizzato
- Completamento dell’esperienza PCTO
- Non avere una valutazione minore di 6/10 in ogni materia o gruppo di discipline e un voto di comportamento inferiore agli stessi 6/10.
Per l’ammissione agli esami di Terza Media ci sono sempre la partecipazione agli Invalsi, la frequenza dei 3/4 del monte ore e non essere stati sanzionati in virtù di quanto previsto dall’art. 4, commi 6 e 9 bis del DPR n. 249/1998.
In finale la dichiarazione del presidente di Invalsi, Roberto Ricci, che comunica: “Lo svolgimento delle prove Invalsi 2023 costituisce requisito di ammissione all’esame di Stato conclusivo del primo ciclo d’istruzione e requisito di ammissione all’esame di Stato conclusivo del secondo ciclo”.
Negli ultimi anni né le Prove Invalsi né l’alternanza scuola/lavoro sono stati requisiti di ammissione agli esami.