Valditara, riforma del sostegno e miglioramento della formazione

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Per la Giornata Mondiale delle persone con disabilità il Ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, annuncia una riforma del sostegno, il miglioramento della formazione dei docenti di didattica speciale e altri interventi mirati a ottimizzare l’esperienza scolastica degli studenti portatori di handicap. Da una recente indagine Istat intanto emerge che una scuola su 3 non è ben accessoriata per le esigenze dei disabili.

Le promesse di Valditara sulla riforma del sostegno

In apertura del congresso organizzato dalla Federazione italiana per il superamento dell’handicap, il titolare del dicastero di Viale Trastevere ha annunciato la volontà di avviare una riforma del sostegno.

Queste le sue parole: “Intendo avviare una riforma del sostegno a scuola, altrimenti sono soltanto chiacchiere.”

“Il tema degli studenti con disabilità mi sta particolarmente a cuore e riguarda innanzitutto la civiltà, l’umanità nel senso più pieno e più alto e penso che il grado di civiltà di un Paese si misuri da come vengono incluse le persone con disabilità”.

“Gli alunni disabili rappresentano quasi il 4% degli iscritti a scuola, parliamo di oltre 300mila tra bambini e ragazzi. Siamo passati dal 2,7% del 2014 al dato odierno. L’inclusione scolastica deve essere pertanto un elemento fondamentale della scuola italiana. L’articolo 34 della Costituzione garantisce il diritto allo studio a tutti, l’articolo 38 lo sottolinea. A partire da questa impostazione inclusiva e solidale, dobbiamo sottolineare l’importanza dell’educazione degli studenti con disabilità”.

Quindi aggiunge: “Nel processo di integrazione viene data centralità non solo ai docenti, ma anche alle famiglie, un aspetto importante. Al 59% degli alunni con disabilità non viene garantita una continuità didattica, sappiamo quanto questo sia grave per la crescita e per le prospettive formative dei ragazzi. Il 66% non organizza alle gite con pernottamento, un fatto molto grave. Differenze sostanziali anche tra Nord e Sud. Fondamentale risolvere i problemi legati alla partecipazione degli alunni con disabilità ad attività didattiche ed extradidattiche”.

Riguardo alle criticità: “I principali punti critici del sistema scolastico sono la discontinuità di rapporto tra alunno e insegnante, causata dai troppi cambi, la loro insufficienza numerica e la loro formazione specializzata. Non solo anche l’implementazione delle tecnologie informatiche e le troppe barriere architettoniche”.

“Dobbiamo alimentare il numero degli insegnanti di sostegno e migliorare la loro formazione. Dobbiamo investire sulle tecnologie informatiche, un potentissimo aiuto. Dobbiamo avere il coraggio di avviare una profonda riforma del sistema”.

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Luca Parigi

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