Le iscrizioni negli istituti alberghieri sono calate del 47% negli ultimi 6 anni. Tra le ragioni principali c’è sicuramente lo svanimento di quello che alcuni definiscono l’effetto Masterchef, ovvero la presentazione nei media di una professione che all’atto pratico è decisamente meno patinata di come può apparire in televisione. Alla realtà dei fatti il lavoro nella ristorazione non è fatto di telecamere, improvvisazione e scenografie, ma richiede molto impegno, preparazione e spesso viene svolto dietro le quinte delle cucine.
Crollano le iscrizioni negli istituti alberghieri: dimezzate in 6 anni
Questo dimezzamento delle iscrizioni nelle scuole alberghiere avvenuto nel giro di soli 6 anni certamente non può essere imputato solo a un racconto mediatico non corrispondente esattamente alla realtà.
Oggi, ad esempio, molti giovani cercano anche di avviare attività in proprio, magari tramite Internet e i social media, oppure stanno rivalutando le opportunità più classiche che sono sempre state offerte da istituti tecnici e professionali.
I dati che riportiamo in questo articolo provengono dal Rapporto 2022 dell’Osservatorio Ristorazione, spin-off dell’agenzia RistoratoreTop.
A tale riguardo Lorenzo Ferrari, presidente dell’Osservatorio Ristorazione, dice: “Questo clima di sfiducia e diffidenza va combattuto facendo sistema e ripensando il settore per attirare e, soprattutto, trattenere i più giovani, aprendo a figure professionali più consone alle competenze e alle aspirazioni dei nativi digitali e ridisegnando orari e modalità di lavoro. Lo stesso contratto nazionale andrebbe rivisto per stimolare l’appeal del mondo ristorativo“.
