Il Ministero dell’Università ha ritirato il bando che aveva lanciato per l’assunzione di 15 esperti full time che avrebbero dovuto lavorare gratis per 18 mesi. In pratica un anno e mezzo di impiego a zero compenso. Adesso una nota ministeriale parla di “errore tecnico” ma in primis il rischio è che la toppa faccia peggio del buco e in seconda istanza il ministro Anna Maria Bernini ha già lanciato un’indagine per risalire agli autori di questo “capolavoro”.
L’imbarazzante bando del Ministero dell’Università per lavorare a titolo gratuito
Nel bando promulgato dal Ministero dell’Università, all‘art. 6, è possibile leggere che i 15 lavoratori assunti a compenso zero sarebbero stati assegnati al Nucleo di Coordinamento delle attività di analisi, studio e ricerca.
Riguardo alla gratuità della prestazione, al punto 3. dello stesso articolo 6 é possibile leggere che “Il Ministero provvederà a stipulare, altresì, con i suddetti esperti contratti di lavoro autonomo a tempo determinato e a titolo gratuito, senza alcun vincolo di subordinazione”.
L’errore tecnico con cui adesso si stanno difendendo dal dicastero non esiste per il semplice motivo che un bando prima di essere lanciato non viene riletto in 5 minuti ma viene sottoposto a un’accurata revisione.
A tale riguardo la la ministra Anna Maria Bernini ha avuto il buon senso di lanciare un’indagine “per accertare le responsabilità, e chi ha sbagliato pagherà”.
La stessa Bernini Anna Maria Bernini ha poi detto di aver saputo della “frittata” quando era già stata messa in tavola e ha chiesto la revoca dell’avviso entro la sera stessa dal momento che “il contenuto e i termini dell’avviso pubblico non rispecchiano la volontà e il modo di procedere del Ministero, che considera il lavoro comunque configurato un valore cui deve corrispondere sempre un’adeguata retribuzione“