È sicuramente destinato a originare le opinioni più disparate il caso della maestra della Sardegna che dopo aver recitato delle preghiere in classe con gli alunni è stata sospesa con decurtazione dello stipendio. L’avvenimento è stato reso pubblico dal giornale Unione Sarda e risalirebbe al periodo precedente alle vacanze di Natale 2022. Scendendo nei dettagli l’insegnante avrebbe recitato con i bambini il Padre Nostro e l’Ave Maria realizzando insieme a loro un rosario di perline. Il fatto non è piaciuto ad alcuni genitori che si sono subito rivolti al preside dell’istituto.
Le sanzioni comminate alla maestra per aver detto preghiere in classe
In data 2 marzo 2023 la maestra sarda è stata convocata dalla dirigenza scolastica per firmare la sospensione per 20 giorni con tanto di riduzione dello stipendio.
L’atto è stato emesso dal preside e dall’Ufficio scolastico provinciale e prevede l’allontanamento della docente dalle aule nel periodo che va dal 27 marzo al 15 aprile.
Precedentemente la maestra era stata convocata per un incontro con i genitori e il preside, nel corso del quale si era scusata per il pio gesto, ma aveva anche cercato di difendersi sostenendo che all’inizio dell’anno scolastico aveva espressamente chiesto il permesso alle famiglie di poter dire delle preghiere con i bambini e che nessuno allora aveva opposto diniego.
In merito all’accaduto il preside ha deciso di non rilasciare dichiarazioni; molti genitori, invece, stanno prendendo la parte dell’insegnante e sostengono che l’entità del provvedimento sia decisamente spropositata e sproporzionata.
