In tema di assunzioni docenti 2024 varie iniziative sono state pianificate nei giorni a venire in varie parti di Italia per protestare contro le limitazioni alle immissioni in ruolo. Per il prossimo anno scolastico, infatti, la decisione del Ministro Valditara, e quindi del Ministero dell’Istruzione e del Merito, è stata quella di fissare il limite delle assunzioni del corpo insegnante a 45 mila unità, rispetto agli oltre 64.000 posti liberi e vacanti. Praticamente si tratta di quasi 20.000 posti in meno.
I penalizzati dei concorsi 2020
Quella che è stata presa in ambito ministeriale è sicuramente una scelta che penalizza di non poco molti aspiranti insegnanti.
Ci sono infatti i casi di chi coloro che hanno superato con successo ogni prova prevista dalle procedure concorsuali ma che vengono a ritrovarsi estromessi dalla possibilità di immissione in ruolo per l’incapienza del contingente.
I candidati in questione sono quindi condannati a vedere allungare la propria situazione precaria per la risoluzione a bandire nuovi concorsi già dal prossimo autunno.
Il sindacato FLC CGIL ha più volte cercato di rimarcare il danno che le soluzioni prese dal dicastero di Viale Trastevere stanno procurando agli insegnanti in attesa di assunzione e, in particolar modo, agli idonei dei concorsi 2020.
Non per niente nell’ultimo articolo parlavamo proprio di come nel prossimo anno scolastico i docenti precari saranno circa 250.000.