Per quanto concerne l’occupazione l’Italia rimane fanalino di coda in Europa nonostante un piccolo incremento di lavoratori. Al riguardo Eurostat mette in luce un aumento degli occupati nei settori del lavoro e dell’istruzione, ma i dati restano inferiori alla media dell’Unione Europea. Il tasso di occupazione tra i 20 e i 64 anni in Italia è passato dal 64,8% del 2022 al 66,3% nel 2023, con una crescita di 1,5 punti percentuali. Nonostante ciò l’Italia resta l’ultima in classifica in ambito europeo, dove il tasso medio di occupazione è passato dal 74,6% al 75,3%, con un aumento di 0,7 punti.
Come va la disoccupazione in Italia
La disoccupazione in Italia è diminuita di 0,4 punti percentuali ed è passata dall’8,1% al 7,7%, una tendenza che probabilmente continuerà per tutto il 2024.
Per fare un raffronto l’Unione Europea ha registrato una riduzione media della disoccupazione di 0,1 punti, scendendo dal 6,2% al 6,1%.
Il tasso di giovani NEET, ovvero chi non studia, non lavora e non è in formazione, è diminuito di molto passando dal 19% al 16,1%, il dato in assoluto più basso da quando avvengono le rilevazioni (2009).
In campo europeo, la riduzione media dei NEET è stata invece di 0,5 punti, dall’11,7% all’11,2%.
Anche il rischio di povertà tra gli occupati in Italia è diminuito, attraverso un passaggio dall’11,5% del 2022 al 9,9% nel 2023. Tuttavia questo è ancora maggiore alla media europea che nel 2023 era soltanto dell’8,3%.
Consoliamoci pensando che anni addietro l’Italia aveva toccato picchi, o fondi che dir si voglia, del 12,2% nel 2017 e nel 2018, mentre un dato minore alla ragione percentuale del 10% era stato registrato solo nel 2010.