Voto in condotta, approvato alla Camera il Ddl sulla valutazione degli studenti: tutte le novità

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In tema di voto in condotta e comportamento degli alunni in classe è stato approvato alla Camera il Ddl sulla valutazione degli studenti. Dopo aver ricevuto il nullaosta dal Senato, la legge è stata approvata dall’altro ramo del Parlamento con 154 voti favorevoli, 97 contrari e 7 astenuti. “La legge approvata dal Parlamento rappresenta un passaggio fondamentale per la costruzione di un sistema scolastico che responsabilizzi i ragazzi e restituisca autorevolezza ai docenti”, commenta il ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara.

Voto in condotta e comportamento in classe: tutte le novità

Secondo le nuove disposizioni indicate dal decreto appena approvato, qualora la valutazione del comportamento di uno studente sia pari a 6/10, il consiglio di classe, in sede di valutazione finale, sospende il giudizio senza emettere immediatamente un giudizio di ammissione alla classe successiva e assegna all’alunno un elaborato critico avente come tematica la cittadinanza attiva e solidale.

La mancata presentazione del predetto elaborato prima dell’inizio dell’anno scolastico successivo o la valutazione insufficiente da parte del consiglio di classe avranno come conseguenza la non ammissione all’anno scolastico successivo.

Se la valutazione del comportamento di uno studente è addirittura inferiore a 6/10, il consiglio di classe delibera la bocciatura dell’alunno o la non ammissione dello stesso all’eventuale esame di Stato.

Da ora in poi, inoltre, il voto in condotta avrà un peso maggiore anche per tutti coloro che superano la sufficienza; l’ottenimento di un sette come voto comportamentale, ad esempio, potrebbe non bastare se lo studente punta a voti alti.

A tale riguardo, infatti, il punteggio più alto in sede di attribuzione del credito scolastico spettante sulla base della media dei voti riportata nello scrutinio finale potrà essere attribuito solo se il voto di condotta è pari o superiore a 9/10.

Disposizioni pecunarie, infine, per maltrattamenti, offese e altri reati commessi a danno di docenti, presidi, collaboratori scolastici o altri dipendenti della Scuola.

Per tali azioni sono previste multe da euro 500 a euro 10.000 a titolo di riparazione economica in favore dell’istituto scolastico di appartenenza della persona offesa.

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Luca Parigi

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