
Si torna a parlare di Alternanza Scuola Lavoro. L’occasione é stata data dal Ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, al quale la definizione PCTO, Percorsi per le Competenze Trasversali e l’Orientamento, sembra non piacere. Per il numero Uno del dicastero di Viale Trastevere, intervenuto all’evento “Connecting to the future” presso gli Spazi Brembo di Kilometro Rosso a Bergamo, “la terminologia attuale risulta poco comprensibile alle famiglie. Serve una definizione più attrattiva e immediata”. Forse la soluzione migliore è proprio quella di tornare a chiamarli semplicemente Alternanza Scuola Lavoro, anche perché di fatto tutti continuano a chiamarli cosi.
L’Alternanza Scuola Lavoro negli ultimi 10 anni e la nascita dei PCTO
La Legge n. 107 del 2015 ha stabilito l’obbligatorietà dell’Alternanza Scuola Lavoro nella Scuola Superiore di Secondo Grado.
La predetta legge fissava in:
- 200 il numero minimo di ore da dedicare all’Alternanza Scuola Lavoro nei Licei Scientifici
- 400 il numero di ore minimo per gli Istituti Tecnici, nel contesto dell’ultimo triennio.
La Legge 145 del 30 dicembre 2018 ha poi rinominato gli iter di Alternanza Scuola Lavoro in Percorsi per le competenze trasversali e l’orientamento (PCTO) e ha disposto una decisa scrematura delle ore da dedicare a essa dall’anno scolastico 2018/2019.
Più nei dettagli, il numero di ore minime nell’ultimo triennio per i Licei è stato decrementato a 90 ore e per gli Istituti Tecnici a 150 ore.
Con ogni probabilità, a breve sarà organizzato un tavolo di confronto a Roma tra i rappresentanti delle associazioni di categoria, i direttori degli Uffici scolastici e i dirigenti del MIM.
Per il ministro Valditara “l’obiettivo è identificare e replicare le buone pratiche sul territorio”.