
È allo studio un Codice Etico per Docenti e Ata ovvero un compendio di comportamenti adeguati che insegnanti e lavoratori della Scuola dovrebbero avere in era digitale. Una commissione di giuristi, in collaborazione con il Ministero dell’Istruzione e del Merito, sta definendo le nuove linee stilando un documento, che si allineerà alle direttive già in essere per la Pubblica Amministrazione e che si pone la finalità di disciplinare la presenza degli insegnanti sui principali social network della Rete e su piattaforme digitali ancora più esplicite quali, ad esempio, OnlyFans e Fansly.
A cosa serve il Codice Etico per Docenti e ATA
Il codice etico per chi lavora all’interno di strutture scolastiche vuole rappresentare un riferimento oggettivo al quale docenti e ATA dovrebbero rifarsi per avere una condotta appropriata sul Web.
Il bisogno di fissare delle regole chiare si è fatto via via più pressante sia per tutelare l’immagine professionale dei docenti sia la reputazione delle scuole, in un contesto sempre più contraddistinto dalla presenza e dall’esposizione nei social media.
I dipendenti pubblici dovranno guardarsi bene da lasciare commenti, divulgare documenti, diffondere informazioni o postare interventi che possano ledere il prestigio e il decoro dei luoghi in chi lavorano.
Ancor più dovranno certamente evitare di ricondurre al loro operato pubblico eventuali presenze in piattaforme a pagamento (ci siamo capiti…).
L’uso degli account istituzionali e di caselle di posta personali, ovviamente, sarà permesso solo per attività correlate al lavoro.
Ogni Pubblica Amministrazione potrà approntare un’apposita “social media policy” che definirà, in relazione al livello gerarchico e alle responsabilità del personale, le condotte che potrebbero danneggiare la reputazione dell’amministrazione.