L’operosa Fondazione Agnelli, ideatrice peraltro del sistema dell‘Eduscopio, ha valutato che per effettuare la ristrutturazione delle 40.000 scuole italiane servirebbe una quota di circa 200 miliardi di euro. Per fare dei paragoni, questa cifra corrisponde a oltre un decimo del Pil nazionale e a tre anni dell’odierna spesa che viene effettuata per il comparto dell’istruzione.
Il rapporto sull’edilizia scolastica della Fondazione Agnelli
Quello della sicurezza delle scuole italiane è un tema annoso quanto il Ponte sullo Stretto di Messina: se ne parla, se ne parla, ma poi ogni anno scolastico gli studenti italiani si ritrovano a dover andare a lezione in edifici vecchi e pericolanti.
Di sicuro, l’Italia “non è un paese per ristrutturazioni edilizie”; per dimostrare la bontà di questo assunto basti pensare allo stato di degrado in cui versano molti palazzi storici e a come possano essere vecchi e superati tanti stadi delle società calcistiche di Serie A e di Serie B.
Per quanto riguarda delle eventuali opere di ristrutturazione, risanamento e messa in sicurezza delle scuole del Belpaese, la Fondazione Agnelli ha stimato che occorrerebbe la considerevole cifra di 200 miliardi di euro.
“È oggettivamente un investimento importante, che non può che essere diluito in molti anni – spiega il direttore della Fondazione Andrea Gavosto -.Proprio per questo, però, è necessario che un progetto riqualificativo degli istituti italiani venga messo in programma sin da ora e perseguito senza incertezze e cambiamenti di rotta negli anni a venire”.
La ristrutturazione delle scuole italiane, tra l’altro, originerebbe degli effetti molto positivi anche a livello di impatto sociale. Nel lasso di tempo di 10 anni il consumo di elettricità si ridurrebbe della metà, il consumo di energia termica di un terzo e quello idrico di un quinto.
Le principali carenze strutturali delle scuole italiane
La relazione sulle scuole italiane della Fondazione Agnelli si compone di 250 pagine ricche di dati importanti, di riscontri oggettivi e di valide argomentazioni.
Dal rapporto emerge che le principali problematiche delle scuole italiane sono le seguenti:
- Età media avanzata degli edifici (52 anni)
- Mancanza di criteri antisismici
- Utilizzo di materiali scadenti e non isolanti
- Mancanza di supporti per disabili
- Vetrate e infissi vecchi
- Spazi scolastici angusti
- Impianti non a norma
A dire il vero l’elenco in questione comprende altre voci, ma è importante stabilire delle priorità e fare in modo che esse vengano prese in considerazione di volta in volta.
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[…] Con il sostegno della maggioranza, la relatrice M5S Carla Ruocco ha presentato alla Camera un emendamento al decreto fiscale che vorrebbe introdurre la possibilità per i contribuenti di devolvere l’8 per 1000 all’edilizia scolastica e quindi a misure di ristrutturazione e risanamento degli istituti scolastici nazionali. Il cattivo stato in cui versano molte delle 40.000 scuole italiane è stato recentemente evidenziato anche da una relazione della Fondazione Agnelli. […]
[…] risposta che colpisce di più, in questo periodo in cui emerge la necessità di trovare 200 miliardi per la scuola e irrompe l’idea di donare l’8 x 1000 alla scuola, è semmai quella che gli studenti […]
[…] stanziamento non coincide certamente con la cifra indicata dalla Fondazione Agnelli per il risanamento di tutti gli istituti scolastici nazionali, ma servirà sicuramente ad adeguare […]
[…] scolastica è stato spesso al centro delle cronache. A tale proposito valga la pena ricordare il dossier della Fondazione Agnelli, circa la necessità di dover investire 200 miliardi di euro per la sicurezza scolastica, la […]
[…] Che gli istituti scolastici italiani abbiano bisogno di profonde ristrutturazioni è risaputo. Qualche mese fa la Fondazione Agnelli aveva addirittura stimato che per risanare completamente gli edifici nei quali vengono compiute attività didattiche occorrerebbe la consistente cifra di 200 miliardi di Euro! […]