Salta il concorso straordinario per il sostegno

Salta il concorso straordinario per il sostegno. L’ennesima bomba sulla Scuola arriva come un fulmine a ciel sereno dopo che è stato respinto l’emendamento al Decreto Rilancio. A settembre 2020 ci saranno 22.000 cattedre senza posto e 50.000 posti in deroga e questa situazione rischia di creare stalli e confusione. Lo svolgimento della prova concorsuale in questione poteva rappresentare un’ottima opportunità per stabilizzare migliaia di insegnanti ma come spesso succede nel sistema scolastico “sarà per un’altra volta”.

La Funzione Pubblica respinge il concorso straordinario per il sostegno

I docenti precari che ambivano a essere stabilizzati su posti di sostegno rimarranno tali, ovvero precari.

L’emendamento al Decreto Rilancio nel quale si indicava il concorso straordinario per il sostegno ha avuto il diniego dalla Funzione Pubblica per motivazioni tecniche. Precedentemente, un emendamento era stato già “tentato” in commissione Cultura in occasione del Decreto Scuola, ma in quel caso mancavano delle adeguate coperture finanziarie.

La prova concorsuale in questione doveva essere riservata ai docenti specializzati sul sostegno che sarebbero andati a formare una graduatoria per titoli ed esami. L’esame consisteva in una prova orale riguardante i programmi dei concorsi ordinari. A questo punto, a settembre 2020 ci saranno 22.000 cattedre scoperte e 50.000 posti in deroga, cifre importanti che parlano da sole e che non lasciano per niente tranquilli.

Oltre al mancato svolgimento del concorso straordinario, il IV e il V ciclo di Tfa sostegno assicurerebbero soltanto 35.000 insegnanti, una quota insufficiente rispetto alle reali necessità.

Luca Parigi: