Nel contesto di un convegno al Meeting di CL il ministro dell’Istruzione, Patrizio Bianchi, è tornato a commentare l’inizio del prossimo anno scolastico. Per il titolare del dicastero di Viale Trastevere la presentazione del certificato verde è una conditio sine qua non affinché un docente possa entrare in aula e possa svolgere regolarmente lezione. Il mancato possesso del documento comporterà la sospensione. Il professore ci tiene anche a precisare che la disposizione nasce da precise indicazioni fissate dal Comitato Tecnico Scientifico.
Da settembre in classe solo docenti con il Green Pass
Ecco le precise parole con le quali il ministro ha commentato l’introduzione a scuola del Green Pass dal 1° settembre 2021: “Abbiamo fissato un set di regole chiare che abbiamo dato seguendo le precise indicazioni del Cts.”
“Tali Indicazioni dicono chiaramente che tutti coloro che hanno un Green Pass sono dentro la scuola e saranno presenti all’inizio della scuola a settembre, mentre coloro che non hanno un Green Pass, come sancisce la norma attuale, ovviamente saranno sospesi dall’incarico svolto.”
Nel Decreto rilasciato dal Governo il 6 agosto, infatti, c’è scritto: “Il mancato rispetto delle disposizioni è considerata assenza ingiustificata e, a decorrere dal quinto giorno di assenza, il rapporto di lavoro è sospeso e non sono dovuti la retribuzione né altro compenso o emolumento, comunque denominato”.
Dal canto loro gli istituti scolastici potranno effettuare tamponi diagnostici “al personale scolastico, impegnato nelle attività in presenza e che si trovi in condizioni di fragilità sulla base di idonea certificazione medica”.