Riforma Reclutamento Docenti, c’è l’ok del Consiglio dei Ministri

Per la Riforma Reclutamento Docenti è arrivato l’ok del Consiglio dei Ministri. Le nuove modalità per diventare insegnanti prevedono vari percorsi formativi e di specializzazione che dovranno essere affrontati fin dagli studi universitari. Aumentano i crediti formativi universitari e anche i vari step che i professori del futuro prossimo dovranno fare per potersi sistemare dietro la cattedra. Il duplice obiettivo è quello di comporre gli organici con docenti preparati e fortemente motivati al ruolo dell’insegnamento.

I percorsi principali della Riforma Reclutamento Docenti

La Riforma Reclutamento Docenti è uno dei punti fissati dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) e prevede nuovi percorsi formativi per diventare insegnanti.

Di sicuro, nel prossimo futuro chi vorrà svolgere il ruolo di docente dovrà maturare questa decisione durante gli studi universitari. Al di là della laurea, un professore di domani dovrà ottenere 60 CFU in discipline antro-psico-pedagogiche e cimentarsi in un esame finale che, verosimilmente, dovrebbe consistere nella simulazione di una lezione. A questo punto potrà partecipare ai concorsi e se ne uscirà vincitore dovrà fare un anno di prova e formazione per l’ottenimento del ruolo. 

Un altro percorso, che resterà valido fino al 31 dicembre 2024, prevede invece l’acquisizione di 30 CFU, la partecipazione ad una selezione e, in caso positivo, l’acquisizione degli altri 30 crediti nel corso del primo anno di docenza a tempo determinato e part time.

I precari con più di 3 anni di servizio potranno accedere direttamente ai vari concorsi. In caso di superamento delle procedure dovranno aggiornare il loro stato formativo attraverso un percorso di acquisizione di 30 CFU, con tanto di prova di abilitazione e anno di prova.

Per quanto riguarda i concorsi le nuove procedure concorsuali saranno calendarizzate annualmente.

La finalità della Riforma Reclutamento Docenti è è quella di generare 70mila immissioni in ruolo entro il 2024.

Vincenzo Schirripa: