Intelligenza Artificiale nelle dirigenze scolastiche, il piano ministeriale per le IA

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L’intelligenza artificiale entrerà nelle dirigenze scolastiche. Il Ministero dell’Istruzione e del Merito ha presentato in CdM un piano di ingresso dell’IA negli uffici didattici. La finalità è quella di smaltire le pratiche e il vaglio delle procedure amministrative. In pratica lo strumento dovrebbe servire a scremare l’ammontare burocratico che oggi obera il lavoro di tanti dipendenti che sono impiegati negli istituti scolastici italiani.

L’Intelligenza Artificiale entra negli uffici scolastici

Ormai è un dato di fatto che con la cosiddetta Intelligenza Artificiale nei prossimi anni, volenti o nolenti, avremo sempre più a che fare.

Fin dalla sua prima comparsa, comunque, il ministro Valditara ha visto questo strumento come un possibile alleato e non come un nemico della Scuola.

In questo periodo, ad esempio, il dicastero di Viale Trastevere sta vagliando l’opportunità di adoperare l’IA per l’elaborazione di contenziosi e di tante altre pratiche di ordinaria amministrazione che intasano il flusso delle attività degli uffici didattici.

Il primo impiego in ufficio per le IA sarà proprio quello di classificare le sentenze e di ordinare il patrimonio di documenti dell’Amministrazione per la predisposizione degli atti difensivi.

Il lavoro dei bot dovrebbe poi portare a creare uno standard dei modelli di istruttoria valido per l’intero territorio nazionale e ad approntare un graduale sistema di “sburocratizzazione” delle dirigenze.

Ormai che c’è usiamola a nostro favore: senza troppi allarmismi e timore di affrontare il nuovo, forse è proprio questo il giusto approccio all’IA.

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Luca Parigi

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