Scuola, meglio il giudizio o il voto? La questione è annosa

Agli studenti è meglio assegnare il giudizio o il voto? La questione è annosa e oseremmo dire anche noiosa perché si strascica da molto tempo e pare che non preveda una soluzione definitiva. C’è chi vede il giudizio troppo fumoso e chi considera il voto troppo lapidario in una discussione continuamente aperta che coinvolge gli stessi ragazzi, ma anche dirigenze, docenti, educatori, famiglie fino al Ministero dell’Istruzione e del Merito.

Voto o giudizio? L’importante sia valutare serenamente

Riguardo al voto e al giudizio a Scuola c’è stato un tempo in cui in alcune scuole venivano assegnate delle lettere di valutazione per ogni materia.

Come possiamo vedere dall’immagine seguente, l’operato di ogni studente veniva discriminato per ogni aspetto delle singole discipline in un trionfo di crocette di non facile interpretazione e dall’aspetto simile a una battaglia navale.

Il fatto è che dopo decenni e decenni di istruzione ancora non è stato definito un valido sistema di valutazione che riesca al contempo a esprimere il lavoro di ogni ragazzo in classe e a non ingenerare ansia negli studenti.

La questione è un cane che si morde la coda perché tanto se viene espresso un giudizio quest’ultimo finisce con l’essere avvicinato a un voto e se viene espressa una votazione quest’ultima non offre tante informazioni sul reale impegno dello studente.

Una soluzione potrebbe essere quella di cercare di approntare un sistema basato sul giudizio ma indicativo di un’area di voto sulla stregua di questo esempio:

“Lo studente ha raggiunto una buona preparazione nella materia e con costanza e determinazione ha le capacità per passare dall’attuale 7 a un futuro 8”.

In verità anche questa soluzione non è affatto di facile applicazione.

Luca Parigi: