Riforma del voto di condotta, c’è il nullaosta definitivo del Consiglio dei Ministri

Mercoledì 30 luglio 2025 il Consiglio dei Ministri ha approvato in via definitiva la riforma del voto di condotta e la disciplina della valutazione degli studenti della scuola secondaria, dopo i pareri favorevoli espressi dal Consiglio di Stato. Le misure saranno pienamente attive dall’anno scolastico 2025/2026 e vogliono rappresentare un punto fermo nella definizione di una scuola fondata sulla responsabilità e sul merito.

Riforma del voto in condotta: il commento del ministro Valditara

“È un segnale forte e chiaro: nella scuola italiana il rispetto per la persona e per le istituzioni è imprescindibile. Con questa riforma, il voto di condotta torna a essere un importante strumento educativo per far crescere cittadini responsabili e consapevoli. Vogliamo una scuola autorevole, non autoritaria, in cui il merito, il rispetto e la centralità della persona sono fondamentali”, ha dichiarato il Ministro Valditara.

Con questa riforma il voto in condotta assume un valore formativo e non puramente disciplinare: un indicatore del rispetto delle regole e delle persone e dell’impegno verso la Scuola tutta. Il comportamento degli alunni sarà valutato durante l’intero anno scolastico e terrà conto, in particolar modo, di eventuali episodi di violenza o aggressione ai danni del personale scolastico e degli altri studenti.

Saranno ammessi a frequentare la classe successiva le studentesse e gli studenti che, in sede di scrutinio finale, avranno conseguito una valutazione superiore a 6/10. Inoltre, un voto di condotta pari a 6/10 comporterà la sospensione del giudizio di ammissione alla classe successiva e la redazione di un elaborato su argomenti di cittadinanza attiva, conseguentemente alle ragioni che hanno determinato il voto ottenuto.

Luca Parigi: