Docenti in rivolta a Bolzano, stop a gite e attività extrascolastiche: si chiedono più soldi e rispetto

Docenti in rivolta a Bolzano con stop a gite e attività extrascolastiche. Gli insegnanti chiedono più soldi e più rispetto. Gli insegnanti dell’Alto Adige si coalizzano per ottenere condizioni di lavoro più adeguate e un congruo riconoscimento a livello economico. Allo stato in essere la protesta sta interessando vari istituti scolastici altoatesini.

Docenti in rivolta a Bolzano: coesione tra scuole italiane e tedesche

La protesta dei docenti a Bolzano si sta concretizzando tramite il “Gruppo Dignità Istruzione Docenti”, nato in un liceo e diffuso velocemente ad altre realtà scolastiche del territorio fino a registrare un’adesione del 95% dei docenti di numerosi plessi scolastici.

Per fortificare la coesione tra insegnanti italiani e tedeschi è stata organizzata una riunione online; lo scopo principale è quello di coalizzarsi per chiedere riconoscimenti adeguati sia sul piano lavorativo che economico.

Come indica il Corriere del Trentino, la protesta muove a partire da varie criticità che contraddistinguono la condizione lavorativa degli insegnanti.

I docenti denunciano un costante degrado della professione, causato dall’elevato numero di attività extrascolastiche che finiscono con l’interferire con la normale didattica. “Le scuole non possono essere considerate alla stregua di un supermercato dove ognuno viene a proporre la propria merce”, spiegano gli esponenti del movimento.

Gli insegnanti lamentano di doversi sobbarcare una “impressionante mole di lavoro sommerso” che non ha riconoscimento né a livello sociale né economico.

Restiamo alla finestra per conoscere gli sviluppi e gli esiti di questa protesta.

Luca Parigi: