Collaboratori scolastici, per un buon funzionamento della scuola ne servono altri 60 mila

Mancano 60.000 collaboratori scolastici. Questa è una delle conseguenze della Legge 133/2008 che di fatto ha decurtato quasi 50.000 unità, delle quali 47.000 in soli 3 anni. Le difficoltà oggettive causate da questo deficit di personale sono state fatte notare dal sindacato della scuola. A tale proposito Marcello Pacifico, presidente nazionale dell’Anief, evidenzia come non sia possibile continuare su questa strada e come sia necessario ovviare al più presto a questa massiccia mancanza.

Nella scuola mancano migliaia di collaboratori scolastici

Purtroppo la bozza di legge di bilancio 2020 per la scuola non prevede grandi stanziamenti per l’istruzione, ma gli istituti italiani necessitano assolutamente di un maggior numero di collaboratori scolastici.

Ne mancano 60.000, una cifra oggettivamente enorme che si traduce in evidenti difficoltà di gestione per gli istituti interessanti da questo deficit di personale. Per portare definitivamente alla ribalta il problema, il Presidente Anief Marcello Pacifico rammenta che il sindacato ha deciso di scendere in piazza con uno sciopero indetto per martedì 12 novembre.

La protesta consisterà di un sit-in davanti alla sede istituzionale di Montecitorio, ma il sindacato si riserva anche di adire le vie legali e di andare in tribunale per difendere in altra sede i diritti lesi o negati dei collaboratori scolastici.

Riguardo alla possibile soluzione del problema Pacifico sostiene: “Da molto tempo il nostro sindacato propone di coprire i posti mancanti con lavoratori precari se solo si desse vita al potenziamento anche per gli ATA e si trasformassero in organico di diritto i tanti posti oggi nascosti.”

“Stiamo preparando degli emendamenti al disegno di legge di bilancio su organici, assunzioni e passaggi verticali – continua Marcello Pacifico -. Allora vedremo finalmente se la politica, al di là delle emergenze e delle emozioni, avrà la capacità di ascoltare e di dotare le scuole delle risorse umane e finanziarie necessarie”.

Vincenzo Schirripa:

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