Docenti, l’aumento dello stipendio sarà di 65 Euro lordi

Per il rinnovo del contratto degli insegnanti in scadenza a fine 2019 il Miur anticipa che potrà garantire ai docenti un aumento dello stipendio di 65 Euro lordi, ovvero di 35 Euro netti. Il ministro dell’istruzione Lorenzo Fioramonti ha intavolato da tempo una linea di dialogo con il ministro dell’economia e delle finanze Roberto Gualtieri, ma ai segretari delle cinque sigle sindacali scolastiche più importanti ha detto “Per il momento le risorse disponibili sono queste, ovviamente sto lavorando per aumentarle”.

La reazione dei sindacati della scuola

I principali sindacati scolastici hanno definito l’aumento del tutto insufficiente e di concerto hanno detto che sono disponibili ad aprire un eventuale negoziato “soltanto se ci saranno risorse per un aumento a tre cifre”.

In particolare, le associazioni in questione chiedono l’abolizione del bonus di merito e della card docente istituiti dalla Legge 107 e di tradurre i relativi fondi direttamente nell’ammontare della busta paga. Una mobilitazione in merito è prevista per il giorno di mercoledì 20 novembre, presso il Teatro Quirino di Roma.

Oltre al problema dell’aumento dello stipendio degli insegnanti, il Miur deve ancora trovarne parecchi di questi docenti. Alle soglie del periodo natalizio ci sono numerose cattedre scoperte ed è stato stimato che quest’anno i supplenti arriveranno a quota 170.000.

Per trovare nuovi insegnanti i dirigenti scolastici degli istituti italiani stanno facendo ricorso alle vie più tradizionali, ovvero considerazione delle le graduatorie di istituto e vaglio delle messe a disposizione, ma anche a strategie più originali come ad esempio cercare i docenti sui social network.

Riguardo allo spinoso problema delle cattedre scoperte l’operoso sindacato Anief, per voce del segretario Marcello Pacifico fa sapere: “Siamo all’ultimo stadio prima di alzare bandiera bianca. I presidi stanno accettando candidature spontanee di docenti privi del titolo specifico. Si rischia di affidare l’insegnamento non solo una persona inesperta a svolgere il ruolo, ma anche con una preparazione inadeguata.”

Luca Parigi:

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