Bonus Docenti, distanza tra Miur e Sindacati

La distanza che si è venuta a creare tra Miur e sindacati adesso interessa anche la modalità di erogazione del Bonus Docenti. All’incontro che si è svolto lunedì 3 febbraio presso la sede di Viale Trastevere ha partecipato soltanto Uil Scuola che peraltro ha diffuso un significativo comunicato riguardo alla questione. Va comunque precisato che l’incontro era piuttosto informale, tanto che le alte sfere del ministero hanno proposto un aggiornamento entro un paio di giorni. Questo tempo si rende necessario per capire se è possibile arrivare a un’intesa. La Uil, comunque, specifica fin da subito che in caso di emanazione di una circolare restrittiva il Miur dovrebbe rispondere di eccesso di potere.

Il comunicato di Uil Scuola

“L’amministrazione dopo aver ricordato che la norma si applica a partire dalla data del 1° gennaio 2020, ha dato un’interpretazione ‘bislacca’ e regressiva della stessa ritenendo che il legislatore volesse solo ampliare la platea dei destinatari, estendendo le risorse del merito anche al personale Ata, ma mantenendo tutti i vincoli della legge 107/15 rispetto alla destinazione delle risorse stesse”.

“Secondo la UIL – continua il comunicato – con questa modifica legislativa si completa il percorso già attivato col rinnovo del CCNL che aveva fatto confluire le risorse del bonus docente nell’articolo 40 (fondo per il miglioramento dell’offerta formativa) che raccoglie tutte le risorse a disposizione della contrattazione decentrata d’istituto”.

“I contratti d’istituto – dicono ancora dalla sigla – hanno durata triennale salvo la possibilità di rivedere i criteri di distribuzione delle risorse tra le diverse modalità di utilizzo nell’ambito di alcune modifiche indotte da motivazioni giuridiche non presenti all’atto della stipula del contratto stesso. Pertanto, ad avviso della UIL, anche se alcuni contratti sono stati già sottoscritti è possibile mutare la destinazione delle somme in presenza di una clausola di salvaguardia o della volontà delle parti. A maggior ragione se ci si trova in presenza di un contratto d’istituto non ancora stipulato”.

Vincenzo Schirripa: