Maturità 2020, l’obiettivo del Ministero è la prova orale a scuola

In una seduta di question time la ministra dell’Istruzione, Lucia Azzolina, ha svelato gli obiettivi ministeriali per l’esame di Maturità 2020. Per voce della stessa ministra la speranza del dicastero scolastico è che la prova orale possa svolgersi a scuola, con la presenza fisica di studenti e professori. D’altronde per la data del 17 giugno, ovvero tra quasi due mesi, si spera che tutte le regioni italiane possano essere dichiarate “a contagio zero”. Tra l’altro gli stessi esami sarebbero svolti con un numero esiguo di persone ben distanziate tra di loro.

Il possibile svolgimento dell’esame di Maturità 2020 ‘in presenza’

Come potrebbe svolgersi un possibile esame di Maturità 2020 “in presenza”, dal vivo, con la partecipazione fisica di studenti e professori?

La prova finale di frequenza delle scuole superiori, che di fatto interessa i nati nell’anno 2001, quest’anno coinvolgerà 500.000 studenti. L’esame dovrebbe consistere in una sorta di orale rinforzato, ovvero di un’interrogazione approfondita che possa servire a valutare la preparazione generale dell’alunno.

La commissione esaminatrice sarà composta da 6 membri interni all’istituto scolastico e da un presidente esterno garante dell’imparzialità della prova. Entro la data del 30 aprile i consigli di classe devono indicare i commissari interni; entro la data del 21 maggio, inoltre, gli uffici scolastici regionali devono diramare gli elenchi dei presidenti.

Riguardo alla votazione ci sono due ipotesi: 40 ai crediti e 60 al colloquio, come stabilito dalla normativa attuale, oppure 50 punti ai crediti e 50 al colloquio. Forse attribuire ben 3/5 della votazione a una procedura emergenziale com’è questa del cosiddetto “orale rinforzato” potrebbe non riflettere l’effettivo impegno che uno studente ha profuso nel corso della sua carriera scolastica superiore.

Tuttavia si tratta pur sempre dell’esame di Maturità e quindi c’è da augurarsi che ogni alunno arrivi alla prova orale preparato nel migliore dei modi.

Luca Parigi:

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