Concorsi scuola, la conoscenza del coding tra i 24 CFU

Dal 18 novembre sono al vaglio della commissione Cultura e Lavoro della Camera i 275 emendamenti presentati dagli schieramenti politici e dai sindacati scolastici per effettuare delle eventuali modifiche al Decreto scuola. Lunedì 25 novembre, quindi, il testo approderà alla Camera per la discussione in Aula. Tra le richieste di cambiamento approvate figura la conoscenza del Coding da acquisire a livello di CFU, ovvero dei crediti formativi in discipline pedagogiche e metodi didattici che rappresentano un requisito di accesso ai prossimi concorsi scuola.

I prossimi docenti dovranno conoscere il coding

La proposta di inserire la conoscenza del coding tra i 24 CFU è stata avanzata da Forza Italia.

Più specificatamente, l’emendamento approvato prevede che il Coding sia una delle metodologie didattiche da acquisire nell’ambito dell’ottenimento dei CFU o nel corso del periodo di formazione e prova correlato al concorso.

Paolo Zangrillo e Valentina Aprea, capigruppo di Forza Italia nelle apposite Commissioni Cultura e Lavoro della Camera, dichiarano la loro soddisfazione: “È una svolta epocale che apre una nuova era per l’istruzione dei nostri giovani e per la formazione dei nostri docenti i quali, usufruendo di corsi di formazione ad hoc in vista soprattutto delle prossime assunzioni nella scuola italiana acquisiranno le competenze digitali e il Coding, requisiti ormai diventati essenziali”.

Cos’è il Coding?

Per mezzo di giochi ed elaborati interattivi, tutti incentrati su un’interfaccia visuale, il Coding permette di determinare una serie di azioni attraverso il semplice spostamento di blocchi e creatività grafiche. A ogni blocco corrisponde una determinata azione, una porzione di codice che non va digitata ma che si concretizza attraverso lo spostamento e l’unione dei vari blocchi.

Sul Coding sono basati Scratch, che permette di creare giochi e fantasiose animazioni, e Programma il Futuro, iniziativa promossa dal Miur per incentivare la diffusione del Coding dalle elementari alle superiori.

Vincenzo Schirripa:

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