Decreto Scuola: emendamenti al vaglio dal 18 novembre, il testo in Aula alla camera il 25

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Da lunedì 18 novembre prenderà il via la valutazione degli emendamenti presentati per eventuali modifiche al Decreto scuola. Dopo essere stato firmato dal Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, alla fine di ottobre, il testo approderà in Aula alla Camera il 25 novembre. In totale, le richieste di modifica sono 275, delle quali 13 avallate dalla maggioranza. È quindi facile desumere che la bozza pubblicata il 30 ottobre sulla Gazzetta Ufficiale sarà oggetto di alcune variazioni.

Gli emendamenti presentati dagli schieramenti politici

Tra le 240 modifiche richieste ci sono richieste di variazioni da parte delle sigle sindacali scolastiche e da parte degli schieramenti politici.

Emendamenti del Governo

  • Restituzione posti Quota 100 metà a ruoli e metà a mobilità
  • Anno scolastico 2019/20 quale terzo anno di servizio
  • Sblocco dei percorsi di abilitazione per insegnanti “ingabbiati”
  • Proroga contratto 30 giugno 2020 per i diplomati magistrali ma posti in ruolo anche a elencati nelle GaE

Le modifiche richieste dalla maggioranza

  • Abilitazione, anno in corso, servizio misto, docenti di ruolo
  • Estensione di partecipazione al concorso straordinario anche a insegnanti delle paritarie
  • Vincitori dei concorsi valutati con prova seria dopo un anno di impiego

Gli emendamenti della Lega

  • PAS specializzazione docenza di sostegno
  • Progressione della carriera per facenti funzione DSGA
  • Concorso per insegnanti di religione
  • Nuovo concorso straordinario, precedenza supplenze e proroga contrattuale per diplomati magistrale e laureati SFP
  • Annualità in corso per concorso straordinario
  • Recupero posti Quota 100.
  • Considerazione delll’A.S. 2019/2020 per concorso straordinario scuola secondaria

Gli emendamenti di PSI e Fratelli d’Italia

Tra le richieste di modifica al Decreto Scuola il PSI chiede la riapertura della terza fascia istituto, la considerazione dell’anno in corso e indicazioni per servizio IeFP, sostegno e stabilizzazione.

Tra gli emendamenti di Fratelli d’Italia ci sono la proposta di considerare due anni per partecipare al concorso e possibilità di sostegno per chi ha servizio ma non possesso del titolo.

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Vincenzo Schirripa

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