Dopo le dimissioni di Lorenzo Fioramonti c’è il serio rischio che i concorsi scuola 2020, il cui bando era previsto per il mese di febbraio, possano slittare. Sicuramente, l’abbandono del titolare di Viale Trastevere solleva alcuni dubbi sul mantenimento dei tempi previsti per le prove concorsuali che dovrebbero originare assunzioni di quasi 50.000 docenti. Questo rischio, tuttavia, potrebbe essere scongiurato qualora venisse nominato in tempo il successore alla guida del Miur. Per l’incarico ministeriale si fanno i nomi di Azzolina e Morra.
Concorsi scuola 2020: i bandi a febbraio?
Gli esponenti di Forza Italia della Commissione Cultura hanno chiesto all’ex ministro di riferire in Parlamento e dichiarano: “Lasciando l’incarico Fioramonti si è automaticamente assunto la responsabilità di bloccare processi amministrativi importanti deliberati recentemente con il decreto scuola e la legge di Bilancio. Tra questi l’indizione dei bandi di concorso per l’assunzione di 48.000 insegnanti e l’apertura della nuova fase contrattuale per il personale operante nella scuola. Il 7 gennaio tra l’altro iniziano le iscrizioni per l’anno scolastico 2020/2021 e vanno determinati anche gli organici, per nominare solo alcune scadenze amministrative più imminenti”.
Purtroppo quella delle date per i concorsi scuola 2020 sta cominciando a diventare una classica commedia all’italiana. L’indizione del concorso ordinario, ad esempio, slittò per la caduta del primo governo Conte, nell’estate 2019, poi venne detto che sarebbe stato indetto a fine anno, quindi a febbraio 2020 e ora potrebbe slittare ulteriormente.
Alla luce di tutto ciò appare quasi paradossale che gli italiani abbiano indicato la scuola come una delle istituzioni nelle quali ripongono maggiore fiducia.
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