Il rientro a scuola? Potrebbe deciderlo un algoritmo

Alla fine potrebbe essere un algoritmo a decretare se sarà il caso di fare rientro a scuola a settembre. Grazie a uno schema di calcolo al quale stanno lavorando un matematico e un architetto sarà possibile calcolare, per ogni aula scolastica, il numero di studenti e di insegnanti che potrebbero occupare lo spazio in totale sicurezza. Dal punto di vista tecnico il conteggio in questione prende in considerazione vari elementi quali il perimetro e la forma dell’aula, l’età degli alunni e i vari gradi di distanziamento sociale (rispettivamente 2, 2,5 e 3 metri per rischio basso, medio e alto).

Il commento di Guido Saracco, rettore del Politecnico di Torino

Sull’importanza di poter ripristinare la frequenza scolastica si è espresso anche Guido Saracco, rettore del Politecnico di Torino: “È a scuola che i bambini maturano il senso di socialità. Dobbiamo fare attenzione al rientro, che dovrebbe essere in presenza per tutti, e fare in modo che le precauzioni di distanziamento sociale non intacchino il senso di socialità”.

Il direttore dell’Ufficio scolastico regionale Fabrizio Manca, invece, assicura che in alcuni plessi scolastici che sono stati protagonisti della riapertura delle scuole in Piemonte si stanno conducendo test e sperimentazioni importanti.

Le simulazioni prevedono 3 scenari di rischio che ovviamente coincidono con rischio alto, medio e basso; a essere oggetto di studio e di analisi non sono soltanto le aule, ma anche palestre, bagni, cucine, mense e altri spazi comuni dove potrebbero verificarsi assembramenti di ragazzi.

Possibili scenari per il rientro a scuola

Tra le possibilità di rientro a scuola spiccano queste 3 eventualità:

  • Rischio basso: tutti gli studenti tornano in aula contemporaneamente, magari con mascherine, frequente lavaggio delle mani e opportuno arieggiamento degli spazi.
  • Rischio medio: In una settimana il 50% degli studenti torna in classe e l’altra metà svolge attività di didattica a distanza. La settimana successiva viene effettuato il cambio.
  • Rischio alto: Rientro a scuola del 25% degli studenti e turnazione ogni 4 settimane.

Quelli appena esposti sono tutti studi importanti che meritano di essere condivisi tra gli istituti, gli uffici scolastici regionali e i ministeri dell’Istruzione e della Salute per arrivare al più presto a una soluzione comune.

Vincenzo Schirripa:

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