Messa a disposizione per docenti e ATA: modalità di invio e costi

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Riguardo alla messa a disposizione per docenti e ATA scopriamo le possibili modalità di invio e i relativi costi. Ormai le MAD rappresentano un sistema di autocandidatura a ruoli di supplenza conosciuto da tutto il personale scolastico, ma a volte alcuni sono timorosi nell’inviarle perché temono di non sapere come compilarle o, magari, pensano che fruire di un servizio online sia dispendioso. Niente di più sbagliato: inviare una messa a disposizione è semplice ed economico. Di sicuro è una delle maniere migliori per smuovere le acque e per far sapere a tanti dirigenti scolastici che abbiamo tutte le credenziali per svolgere servizio nelle loro scuole.

Invio di una messa a disposizione: chi può farlo e quanto costa

Senza perdere tempo in tanti preamboli l’invio di una messa a disposizione alle scuole italiane può essere effettuato da chi cerca lavoro come:

  • Docente
  • Insegnante di sostegno
  • Personale ATA

Per quanto concerne le modalità di invio, il recapito di una MAD può essere perfezionato realizzando la propria autocandidatura da soli oppure avvalendosi di apposite piattaforme online.

Ovviamente chi decide di fare da sé dovrà pensare a stilare una buona domanda e poi a inviarla a mano alle varie scuole.

Avvalendosi di un servizio online, invece, il tutto è molto più semplice e automatizzato perché basta seguire alcuni passi e poi l’invio a molteplici istituti scolastici avviene in poche ore.

Per facilitare la comprensione di quanto appena detto facciamo un esempio:

Alla data di oggi, mercoledì 16 febbraio 2022, la piattaforma Madscuola.it assicura l’invio standard di una messa a disposizione in una provincia e/o grado di istruzione a partire da 19 euro, senza PEC e nel tempo di sole 3 ore.

Se entriamo nel sito vediamo che il servizio è già stato scelto da oltre 22.400 utenti e questo dato da solo è ampiamente sufficiente a descrivere l’ottima qualità della piattaforma.

Entrando nel portale, inoltre, è subito disponibile una chat attraverso il quale un utente interessato al servizio può chiedere qualsiasi informazione.

Poi lo ripetiamo: uno può inviare la MAD anche da sé, ma fruendo di un servizio online come quello appena descritto è possibile risparmiare tempo prezioso, essere affiancati da professionisti e disporre di un’area riservata con report degli invii e relative ricevute.

Il nostro consiglio è sempre quello di provare: in questi tempi di grandi incertezze lavorative e di migliaia di cattedre scoperte l’invio di una messa a disposizione ha fruttato incarichi e convocazioni a tanti docenti e ATA.

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Luca Parigi

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