La pubblicazione del Decreto Rilancio sulla Gazzetta Ufficiale fa diventare realtà l’attribuzione di 16.000 posti in più per i Concorsi Scuola 2020. In particolare, l’aumento dei posti disponibili per le procedure concorsuali ordinaria e straordinaria è disciplinata dall’art. 233 che per l’appunto prevede l’assegnazione di 8.000 supplementari per ogni prova. L’art. 234 invece chiarisce quali saranno i fondi da assegnare alle scuole per il prossimo anno scolastico. Tali risorse ovviamente saranno impiegate per ricominciare a fare lezione in aula in condizioni di sicurezza, oltre che per l’acquisto di materiale didattico e per interventi di edilizia scolastica.
16mila posti in più per i Concorsi scolastici 2020: cosa dice l’art.233
Vediamo quali sono le indicazioni contenute nell’art. 233 del Decreto Rilancio per l’assegnazione di 16.000 posti in più per i Concorsi Scuola 2020.
- Il numero dei posti destinati alla prova concorsuale straordinaria di cui all’art. 1 del DL 29 ottobre 2019, n. 126, convertito con modificazioni dalla legge 20 dicembre 2019, n. 159 viene elevato a 32.000.
A tale scopo, fermo restando il limite annuale di cui all’art. 1, comma 4, del citato DL, le immissioni in ruolo dei vincitori possono essere disposte, per le regioni e classi di concorso per cui è stata bandita la procedura con decreto dipartimentale 510 del 23 aprile 2020 di cui sono fatti salvi tutti gli effetti, anche successivamente all’a.s. 2022/2023, fino all’assunzione di tutti i trentaduemila vincitori.
- Il numero dei posti destinati alle procedure concorsuali ordinarie di cui all’art. 400 del decreto legislativo 16 aprile 1994, n. 297 e all’articolo 17, comma 2, lettera d) del decreto legislativo 13 aprile 2017, n. 59, è incrementato, complessivamente, di 8.000 posti.
A tale scopo, fermo restando il relativo limite annuale le immissioni in ruolo dei vincitori possono essere disposte, per le regioni e classi di concorso per cui sono state bandite le procedure con decreti dipartimentali n. 498 e 499 del 21 aprile 2020 di cui sono fatti salvi tutti gli effetti, anche successivamente all’anno scolastico 2021/2022, fino all’assunzione di tutti i vincitori.