Scopriamo subito informazioni e soggetti coinvolti dallo Sciopero Scuola 22 Settembre 2025 proclamato da CO.NA.L.PE., C.S.L.E. e CONF.S.A.I. La manifestazione di protesta in questione sarà potenzialmente in essere per l’intera giornata e coinvolgerà tutto il personale Docente e ATA, a tempo determinato ed indeterminato, delle Scuole Pubbliche di ogni ordine e grado, Comunali (Asili nido e Educatori) e Private. L’evento risulta già inserito nel sito web istituzionale del Cruscotto degli Scioperi nel Pubblico Impiego.
Sciopero Scuola 22 Settembre 2025: sindacati indicenti, motivazioni e ragioni
Lo Sciopero Scuola di lunedì 22 settembre 2025 è indetto dalle seguenti confederazioni sindacali:
- CO.NA.L.PE.: Confederazione Nazionale Lavoratori e Pensionati
- C.S.L.E.: Confederazione Sindacale Lavoratori Europe
- CONF.S.A.I.: Confederazione dei Sindacati Autonomi Italiani
Tra i motivi fondanti della protesta figurano le seguenti richieste:
- Riconoscimento dei buoni pasto a tutti dipendenti scuola e non solo;
- Estensione del riconoscimento di lavoro usurante a tutti i lavoratori delle scuole, di ogni ordine e grado;
- Controlli dei Dirigenti per evitare e prevenire non corretta applicazione del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro e vessazioni verso i loro dipendenti;
- Maggiore trasparenza per l’assegnazione dei posti in ruolo;
- Obbligo della scuola a seguire la graduatoria per le supplenze e disporle sull’albo;
- Stabilizzazione del personale precario nelle scuole e in graduatoria prima di indire concorsi docenti mirati e a scadenza annuale;
- Personale entrante tecnico e amministrativo deve ricevere breve formazione;
- Cambio del pannolino effettuato esclusivamente da personale formato;
- Rispetto rapporto educatrice bambino 1 a 7 con attenzione all’orario dei bambini DA;
- Controlli più serrati sulla sicurezza nei cantieri e in tutti i posti di lavoro;
- Età pensionabile ridotta a sessantuno anni;
- L’abbassamento dell’Iva affinché gli alimenti e le prime necessità diventino maggiormente abbordabili;
- Decremento del costo dei carburanti;
- Effettuare più controlli alle sigle di Caf e Patronato cosicché paghino i loro uffici;
- Aiuti economici tramite l’assegno di inclusione e la NASPI ma maggiori controlli.


