Gli studenti che hanno la possibilità di dormire di più ottengono voti migliori e si dimostrano più attenti a seguire le lezioni. Quanto appena detto non è una semplice ipotesi, ma il risultato dell’interessante test svolto all’IISS Majorana di Brindisi che verrà anche pubblicato su riviste scientifiche. “I primi risultati ci dicono di continuare, e ci incoraggiano ad andare avanti su questa strada”. Ad affermarlo è il preside Salvatore Giuliano, ex sottosegretario all’Istruzione del primo governo di Giuseppe Conte. L’istituto brindisino del quale riveste la carica di dirigente è la prima scuola in Italia ad aver sperimentato l’entrata posticipata: al Majorana, infatti, per una prima e una seconda classe la prima campanella da un po’ di tempo suona alle 9.
I risultati del primo anno di sperimentazione
I dati della sperimentazione messa in atto all’Istituto Majorana di Brindisi sono stati attentamente elaborati da un esperto della connessione sonno-apprendimento quale il professor Luigi De Gennaro dell’Università della Sapienza di Roma.
L’idea di effettuare questa sperimentazione, infatti, risale a qualche anno fa quando Giuliano incontrò in Campania il professor De Gennaro. Quest’ultimo illustrò a una platea una sua ricerca che dimostrava quanto un’ora di riposo in più potesse influire positivamente sull’attenzione delle persone.
Allo stato attuale delle cose il test è stato condotto solo su due classi, una prima e una seconda, che si è aggiunta alla sperimentazione a partire dal mese di settembre. La prova ha fatto emergere che gli studenti che hanno avuto l’opportunità di entrare a scuola più tardi hanno avuto un ottimo incremento nel livello di rendimento scolastico. In particolare, i giovani in questione hanno dimostrato di avere una soglia di attenzione più alta, una maggiore capacità di apprendimento e un rendimento più profittevole.
L’ingresso a scuola ad un orario posticipato rispetto a quello canonico potrebbe anche rappresentare un ottimo deterrente contro l’abbandono scolastico. A tale riguardo, infatti, il preside Giuliano sostiene: “Esistono degli indicatori che dimostrano che l’orario posticipato incentiva la motivazione allo studio e alla frequenza sui banchi. I ragazzi arrivano a scuola meno stanchi e di conseguenza hanno capacità di reazione e stimoli maggiori. In altre parole, vivono la frequenza scolastica con meno stress e dimostrano di poter studiare con maggiore profitto”.
Non è la prima volta che l’IISS Majorana di Brindisi assurge agli onori della cronaca: nel 2017 la scuola brindisina era stata premiata quale uno dei 5 istituti italiani più all’avanguardia. Questa sperimentazione sonno-apprendimento dimostra, una volta di più, la bontà di quel riconoscimento.