Scuole Medie, le possibili soluzioni per riformarla

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Come era facilmente pronosticabile, le parole di Matteo Salvini su una possibile cancellazione delle scuole medie hanno avuto un notevole tam tam mediatico. In un incontro in provincia di Monza, il leader della Lega aveva equiparato la scuola secondaria di I° grado ad una sorta di “parcheggio” tra scuola primaria e scuola secondaria di II° grado e non aveva mancato neanche di sottolineare che tre mesi di vacanze estive sono realisticamente troppi. Non si era fatta attendere la risposta del sottosegretario all’Istruzione, Lucia Azzolina, che aveva replicato “Sulla scuola non si può parlare per slogan, è una cosa seria”. Tuttavia, il sasso nell’acqua lanciato dall’ex ministro dell’Interno ha originato una serie di riflessioni sull’utilità della “scuola di mezzo” e su come essa potrebbe essere eventualmente riformata.

La possibile riforma delle scuole medie

Di tanto in tanto il sistema dell’istruzione in Italia viene messo in discussione ora da qualche tecnico della scuola, ora da qualche politico.

Da qualche giorno, per effetto di un intervento di Matteo Salvini in Brianza, nell’occhio del ciclone ci sono le scuole medie che il leader del Carroccio vorrebbe eliminare e che qualcuno in passato aveva già seriamente pensato di riformare. Volendo fare nomi e cognomi ci aveva pensato Luigi Berlinguer, con un progetto di riforma della scuola italiana lanciato nel corso del primo governo Prodi.

Stando alle disposizioni della cosiddetta Riforma Berlinguer, un anno delle scuole medie doveva essere incorporato dalla scuola primaria, un altro anno dalle scuole superiori e un altro anno sarebbe stato eliminato dalla riduzione del ciclo di studi da 13 a 12 anni. In altre parole, il progetto dell’illustre accademico prevedeva il passaggio da 5 a 6 anni delle elementari e delle superiori e l’uscita da scuola a 18 anni anziché a 19.

Allo stato attuale delle cose, la soluzione presentata da Berlinguer sembrerebbe ancora la più indicata per pensare di riformare il sistema dell’istruzione in Italia; tuttavia, al momento, una riforma della scuola secondaria di primo grado non sembra essere un argomento sul quale i politici consumano ore di dibattito nelle sedi istituzionali.

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Vincenzo Schirripa

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