In Umbria niente scuola per 2 settimane in oltre 30 comuni. Ovviamente questa misura interessa i centri nei quali c’è una maggiore concentrazione di contagi da Covid. Scendendo nei dettagli, molte delle località umbre in questione si trovano in provincia di Perugia e sono accomunate dal presentare un’incidenza di casi di Covid maggiore ai 200 casi settimanali ogni 100.000 abitanti. La decisione è nata in un tavolo organizzato da Anci tra i sindaci dei comuni e i vertici della sanità regionale.
Umbria: scuole chiuse per 14 giorni in una trentina di comuni
I comuni dell’Umbria con più casi di Covid chiuderanno le scuole per 14 giorni. La chiusura riguarderà indistintamente le scuole elementari, medie e superiori.
Si tratta di disposizioni mirate a prevenire altri possibili contagi che quindi prevedono lo stop delle lezioni in presenza e la ripresa delle attività di didattica a distanza.
Andiamo subito a scoprire la lista dei comuni umbri che chiuderanno i plessi scolastici. A seguire l’elenco in ordine alfabetico:
- Amelia
- Attigliano
- Bevagna
- Calvi dell’Umbria
- Castiglione del Lago
- Città della Pieve
- Collazzone
- Corciano
- Deruta
- Foligno
- Fratta Todina
- Giano dell’Umbria
- Gualdo Cattaneo
- Gubbio
- Lugnano in Teverina
- Magione
- Marsciano
- Montefalco
- Montegabbione
- Nocera Umbra
- Panicale
- Passignano sul Trasimeno
- Perugia
- Piegaro
- San Venanzo
- Sellano
- Spello
- Torgiano
- Trevi
- Tuoro sul Trasimeno
- Valtopina
Possibile riapertura in anticipo
Riguardo a una possibile riapertura anticipata degli istituti, il presidente di Anci Umbria, Michele Toniaccini, dice: “I sindaci hanno evidenziato che se le condizioni epidemiologiche dovessero consentirlo, e in intesa con le autorità sanitarie locali, si potrà procedere a una revisione del provvedimento. Inoltre, è stato anche chiesto che ci siano maggiori controlli sui territori, oltre a quelli effettuati dalla polizia municipale, per non vanificare le misure restrittive adottate con grande senso di responsabilità e con spirito di collaborazione fra enti e istituzioni diversi, con il solo interesse di tutelare la salute dei cittadini, agendo non solo per contenere la curva epidemiologica, ma anche con lo scopo di prevenire nuovi contagi”.