
Il rinnovo del contratto docenti recentemente perfezionato dal Ministero e dai sindacati Scuola stabilisce aumenti stipendiali e un riconoscimento degli arretrati che spetterà anche ai supplenti. In quest’ultimo caso la corresponsione economica sarà proporzionata al periodo in cui i lavoratori hanno prestato servizio servizio nelle varie scuole. La stessa modalità sarà applicata anche ai lavoratori del comparto ATA che hanno operato con contratti a tempo deterninato.
I dati del rinnovo del contratto docenti
L’intesa raggiunta il Ministero dell’Istruzione e i sindacati scolastici per il rinnovo del contratto docenti prevede l’assegnazione di arretrati personali per oltre 2.300 euro.
Riguardo agli aumenti stipendiali, si prevede per i docenti e i lavoratori Ata un aumento medio già dal mese di dicembre pari a 100-105 euro lordi destinati a diventare 123 euro lordi da gennaio 2023.
Il rinnovo del contratto docenti interessa circa 1,2 milioni di dipendenti pubblici del comparto Istruzione e Ricerca, di cui oltre 850.000 professori.
Sia gli aumenti stipendiali che il riconoscimento degli arretrati avverranno in modo automatico, senza la necessità da parte degli interessati di presentare istanze o qualsivoglia richiesta.
Questo significa che tutti coloro che sono interessati dalla misura riceveranno gli aumenti e gli arretrati, relativi al contratto 2019-21, dal mese di dicembre attraverso un’emissione speciale effettuata dalla Ragioneria dello Stato.