Nella riunione straordinaria di domenica 17 gennaio il CTS ha espresso il suo parere sul rientro in classe che vuole le scuole superiori in presenza dal 50 al 75%. Gli esperti del Comitato Tecnico Scientifico si sono incontrati d’urgenza dopo che il Governo aveva richiesto un’indicazione sul ritorno in aula degli studenti delle scuole superiori. A questo punto, sempre secondo gli esperti, se qualche governatore regionale dovesse decidesse in maniera diversa allora è anche il caso che si assuma la responsabilità della sua scelta.
Comitato Tecnico Scientifico: scuole superiori in classe dal 50 al 75%
Il parere del CTS è netto e deciso: gli istituti secondari di secondo grado possono effettuare il rientro in classe nella misura minima del 50% e fino al 75%.
In questo periodo successivo alle vacanze di Natale in cui ogni regione ha fissato delle date proprie per il ritorno in aula, il ministro della Salute, Roberto Speranza, ha convocato gli esperti del Comitato Tecnico Scientifico proprio per avere un riscontro autorevole al riguardo.
Il CTS, e non è la prima volta, si attesta sulle stesse posizioni della ministra Azzolina ribadendo che la questione scuola è prioritaria e che quindi bisogna fare in modo che i ragazzi possano tornare al più presto a fare lezione in presenza.
In particolar modo, per il Comitato Tecnico Scientifico “riprendere la didattica in presenza è fondamentale per la personalità, l’emotività e la psicologia dei ragazzi, anche in un’ottica di salute globale.”
Dal punto di vista epidemiologico, quindi, si desume che per Miozzo, Locatelli & Co. la frequenza delle scuole da parte dei ragazzi non incide in modo significativo sulla diffusione del Covid.