Dad & Mad sono sicuramente tra gli acronimi, tra le sigle principali della Scuola in questo gennaio 2022. Questo perché la diffusione dei contagi, l’assenza di docenti, e altri fattori correlati all’emergenza sanitaria, hanno creato delle condizioni precarie per lo svolgimento delle lezioni in presenza. Molte famiglie e alcuni governatori regionali (in primis Zaia e De Luca) erano contrari al ritorno a scuola dopo le vacanze di Natale, ma i portoni degli edifici scolastici sono aperti e adesso l’attività didattica quotidiana deve fare i conti con problemi di non poco conto.
La scuola in Dad e con chi ha inviato la Mad
Allo stato attuale delle cose, ovvero alla fine di gennaio 2022, ci sono dei casi piuttosto singolari che vedono decine di classi svolgere didattica a distanza e altre con dei supplenti che hanno inviato una messa a disposizione.
Casi del genere possono verificarsi qualora siano state riscontrate delle positività in classe, tra alunni e insegnanti, e alcuni docenti siano stati convocati dai dirigenti scolastici in qualità di supplenti tramite le autocandidature pervenute ai loro istituti.
L’invio di una Mad, tra l’altro, ha anche permesso alla diciottenne Adele Federico, di Scafati, in provincia di Salerno, di diventare la docente più giovane d’Italia. Dopo la maturità la giovane ha pensato bene di ottenere anche i 24 Cfu per l’insegnamento e nel suo curriculum figurano anche un certificato di lingua inglese e di lingua araba.
È necessario sognare con forza la fine della pandemia. Ciò comporterà la ripresa definitiva delle lezioni in presenza, la ripresa dei concorsi banditi e non ancora svolti, la diminuzione dei docenti precari e il rilancio definitivo di un’istruzione di qualità.
In quest’ottica, e a quel punto, il ricorso alla Dad di questi anni probabilmente finirà di essere demonizzato e dovrà essere capitalizzato dagli studenti e dai docenti come un accrescimento delle proprie competenze digitali.
