Ieri, venerdì 4 febbraio 2022, molti studenti italiani sono scesi in piazza per manifestare contro il ritorno delle prove scritte previsto dall’esame di Stato 2022. Chi ha aderito alla protesta ha anche chiesto l’abolizione, o almeno una profonda revisione, dell’attuale modalità di alternanza scuola-lavoro. A Roma quasi 5000 studenti hanno preso parte alla manifestazione partita da Piramide in direzione del Ministero dell’Istruzione in Viale Trastevere.
La protesta degli studenti contro gli scritti dell’Esame di Stato 2022
Alla base della protesta degli studenti contro l’iter di svolgimento dell’Esame di Maturità 2022 c’è il ritorno della prima prova scritta di Italiano e quello della seconda prova scritta di indirizzo.
Dal momento che anche quest’anno scolastico è stato pesantemente condizionato dall’emergenza sanitaria, i ragazzi si aspettavano che anche il prossimo esame si sarebbe svolto con il solo svolgimento del maxi-orale.
Infatti, le ultime due prove conclusive del percorso superiore di secondo grado, ovvero quelle del 2020 e del 2021, si sono concretizzate attraverso un’interrogazione rafforzata e senza prove scritte.
Il Ministero, invece, ha previsto che dal prossimo giugno torneranno ad esserci le condizioni per uno svolgimento nella forma classica che è stata adottata fino al 2019, l’anno prima della pandemia.
La decisione non è stata facile: da un lato il maxi-orale poteva rappresentare un segno di continuità con gli ultimi 2 anni viziati dall’emergenza sanitaria, ma prevederlo per il terzo anno consecutivo avrebbe reso ancora più difficile ripristinare in futuro la modalità canonica di svolgimento dell’esame.
